Se dire "no" ti fa sentire in colpa, forse sei una "People Pleaser"

Ti capita spesso di dire "sì" quando in realtà vorresti dire "no"? Se la paura di deludere gli altri ti fa sentire in colpa, potresti essere una "People Pleaser". Questo termine descrive chi ha un bisogno quasi compulsivo di compiacere gli altri, spesso mettendo da parte i propri desideri e necessità. Anche se inizialmente questo comportamento può sembrare pura gentilezza, in realtà cela dinamiche più complesse e disfunzionali.

Una People Pleaser tende a percepire i propri bisogni come meno importanti di quelli altrui, arrivando a modificare la propria personalità pur di non contraddire le aspettative degli altri. Questo atteggiamento, alla lunga, diventa una vera e propria prigione emotiva, poiché la persona si sente obbligata a dire sempre "sì", non per reale volontà, ma per un profondo senso di colpa e inadeguatezza.

Essere una People Pleaser significa spesso non riuscire a contraddire le decisioni degli altri, anche quando si è in disaccordo. Magari sei disposto a sacrificare ore di sonno o a rinunciare ai tuoi piani pur di non deludere qualcuno. A lungo andare, questo comportamento porta a una continua insoddisfazione personale, perché chi compiace gli altri non lo fa per reale piacere, ma per un bisogno quasi ossessivo di essere accettato.

Il people-pleasing è spesso radicato in esperienze traumatiche, che non sempre derivano da un singolo episodio, ma da una serie di situazioni ripetute nel tempo. Molte persone che soffrono di questa dinamica hanno vissuto fin dall'infanzia il bisogno di "guadagnarsi" l'amore o l'attenzione, adattando il proprio comportamento per essere accettati da genitori o figure di riferimento. Di conseguenza, crescono con la paura del rifiuto, convinti che dire "no" significhi essere meno degni di amore o attenzione.

Se ti riconosci in queste descrizioni, fermati a riflettere: stai davvero agendo secondo i tuoi desideri, o stai dicendo "sì" solo per non deludere gli altri? Riconoscere di essere una People Pleaser è il primo passo per cambiare.