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Avetrana, la serie tv non andrà in onda: il tribunale la sospende

La produzione potrà essere ripresa solo se il titolo sarà modificato, eliminando il riferimento diretto ad Avetrana

Avetrana, la serie tv non andrà in onda: il tribunale la sospende

Credits: YouTube @Disney IT

24 Ottobre 2024

Redazione 105

La serie tv Avetrana – Qui non è Hollywood, ispirata al noto caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, non sarà trasmessa come previsto domani sulla piattaforma Disney+. Il Tribunale di Taranto ha infatti disposto la sospensione cautelare della messa in onda, accogliendo il ricorso presentato dal sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi. Il primo cittadino aveva espresso preoccupazione per l’uso del nome della città nel titolo, temendo che la serie potesse diffamare la comunità locale, già segnata dalla tragica vicenda del 2010.

I legali di Iazzi hanno sostenuto che il titolo della serie potrebbe collegare negativamente Avetrana al caso di cronaca nera, presentandola come una cittadina criminogena e omertosa. Questa rappresentazione, secondo il sindaco e i suoi avvocati, è ingiusta e dannosa, poiché la comunità ha sempre cercato di dissociarsi dall’evento, nonostante la risonanza mediatica che ha colpito duramente il paese. La tragedia ha segnato profondamente la cittadinanza, ma Iazzi e i suoi concittadini non vogliono che l’immagine della città venga ulteriormente compromessa.

Il sindaco Iazzi, sostenuto da un team di legali, ha sottolineato che la comunità ha già sofferto a causa dell’attenzione mediatica legata all’omicidio e teme che la serie possa esacerbare i pregiudizi nei confronti di Avetrana. Il Tribunale ha quindi deciso di bloccare temporaneamente la diffusione della serie, stabilendo che la produzione potrà essere ripresa solo se il titolo sarà modificato, eliminando il riferimento diretto ad Avetrana. Il giudice Antonio Attanasio, che ha emesso il provvedimento, ha anche fissato un’udienza per il 5 novembre, in cui le parti coinvolte discuteranno ulteriormente la questione.

La serie, diretta dal regista pugliese Pippo Mezzapesa, avrebbe dovuto raccontare l’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nell’agosto del 2010. Per questo delitto, la cugina della vittima, Sabrina Misseri, e la zia, Cosima Serrano, sono state condannate all’ergastolo. Michele Misseri, marito di Cosima e padre di Sabrina, è stato condannato per concorso nella soppressione del cadavere, ma attualmente è un uomo libero, avendo scontato la sua pena.

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