Tutto News

“Mi chiamavano ‘polpetta’, oggi corro 100 mezze maratone”: la storia

Da “polpetta” a runner di maratone quotidiane: a 24 anni Marco Matteazzi corre ogni giorno per superare i limiti e ispirare chi lo segue.

“Mi chiamavano ‘polpetta’, oggi corro 100 mezze maratone”: la storia

Credits: Getty Images

25 Ottobre 2024

Redazione 105

Marco Matteazzi, giovane di 24 anni di Altavilla Vicentina, ha deciso di mettersi alla prova e, dal 14 luglio, sta completando una sfida straordinaria: 100 mezze maratone in 100 giorni. La storia di Marco, raccontata in un’intervista al Corriere della Sera, nasce da un episodio che gli ha segnato l’infanzia. Da ragazzino era sovrappeso e, durante le scuole, venne soprannominato “polpetta” da un insegnante, diventando il bersaglio di prese in giro. Oggi, Marco ha trasformato quella rabbia e insicurezza in determinazione: “I limiti esistono solo nella nostra testa”, afferma.

Dalla decisione di cambiare, Marco ha perso 30 chili e ha abbracciato la sfida personale. Non si considera un runner, ma un “ispiratore”: ogni passo che compie, ogni mezza maratona completata, è un simbolo di resilienza. “Con la forza di volontà, si può fare tutto ed essere da ispirazione per gli altri”, racconta. Il suo percorso lo ha già portato a coprire oltre 2.300 chilometri, l’equivalente di un viaggio da Vicenza a Lisbona, ed è diventato un esempio per i suoi oltre 18 mila follower su Instagram.

La sfida dei 100 giorni, inizialmente pianificata per 69 giorni, è stata estesa a 102 per terminare con una corsa finale speciale domenica 27 ottobre. Marco ha invitato la sua community, che lui stesso ha ribattezzato “Insanus” (dal latino “folle”), a raggiungerlo per gli ultimi tre chilometri, tra le 17:30 e le 18, al Parco Querini di Vicenza. Il giovane vicentino guarda a modelli di forza mentale come David Goggins e Giorgio Trabaldo e spera, nel suo piccolo, di ispirare anche gli altri a puntare verso i propri sogni.

Oltre alla corsa, Marco ha progetti imprenditoriali: sogna di aprire una catena di pizzerie con il nome che avevano i suoi nonni, “Pizzeria California”, come omaggio alle sue radici. Una sfida alla volta, Matteo dimostra che non c'è limite all’autorealizzazione, e che il coraggio di mettersi alla prova è spesso la chiave per trasformare la propria vita.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su

tracktracktracktracktrack