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Credits: Instagram @magallinobellino e @adrianavolpereal
28 Ottobre 2024
Redazione 105
Il caso Volpe-Magalli è chiuso in Tribunale e, forse, ora anche in TV. I due ex colleghi si sono infatti incontrati a Verissimo per chiarirsi dopo che il conduttore è stato condannato a pagare 700 euro, le spese processuali e dare un risarcimento dei danni di 5.000 euro alla parte civile (ovvero Adriana Volpe), per averla diffamata su Facebook con un commento che faceva riferimento al battibecco andato in scena in Tv.
La prima a parlare è stata proprio la Volpe che ha ribadito come la frase di Giancarlo Magalli l’abbia ferita profondamente: “‘Le donne si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni questa’ è una frase che colpisce me come donna, come mamma, come professionista ed era doveroso fare una battaglia legale. Non è che questi 7 anni di percorso giudiziario sono iniziati per un capriccio. Era giusto che tutto questo fosse fatto. Pensavo a mia figlia che all’epoca era piccolina ma oggi naviga e sapevo che era giusto mettere la parola fine su un attacco che a me ha sconvolto la vita”.
La situazione di lì a breve precipitò: “Il fatto che il pubblico si schierò in mia difesa mi ha portato a ricevere una lettera di richiamo per aver sollevato il problema. Lì fu la prima pugnalata. Nella seconda pugnalata fui allontanata, ma lui continuò a condurre il programma, ecco perché ho trovato la forza a fare questa battaglia. Io volevo che si creasse un precedente per tutte le donne perché bisogna tracciare un sentiero da percorrere. Ci sono state tre sentenze perché in questi 7 anni le lui più volte ribatteva la notizia”.
Alla Volpe proprio non è andato giù non ricevere delle scuse: “Non metteva mai fine, tanti colleghi hanno dato l’opportunità a lui di chiedermi scusa ad esempio lo fece Giletti, invece Magalli disse ‘no non parlo con le bestie’. Ci sono stati tanti momenti in questi 7 anni che mi hanno ferita e umiliata. C’è stata anche l’assenza di un’azienda che non ha mai preso posizione in attesa delle sentenze. Ora sono arrivate. Io feci due processi uno su Roma uno su Milano e ho sempre vinto e finalmente è chiusa da un punto di vista di contenuto”.
“Nell’ultima udienza Magalli c’era e abbiamo cominciato a parlare della nostra vita, di come è cambiata in questi 7 anni. Lo guardavo e vedevo che siamo diversi anche fisicamente, siamo entrati tutti e due che quello sarebbe stato l’ultimo appuntamento. Io l’ho guardato e ho pensato che nulla mi avrebbe dovuto rovinare quel momento. Non ho più rancore né rabbia. Ci siamo abbracciati, lui inizialmente era rigido poi più caloroso”.
Come detto, però, niente scuse ancora. E così ci pensa Silvia Toffanin a esortarlo: “Io glielo dico volentieri non è un problema, ma non esageriamo non l’ho offesa come donna o come madre. Lei si è sentita offesa”. A quel punto la situazione in studio si fa tesa: “Giancarlo perdonami dire quello che hai detto tu ‘come fai a dire che non mi hai offesa’, vuol dire che dopo 7 anni non hai preso coscienza delle tue parole”.
Magalli però non ritratta: “Ma se invece di una donna stessimo parlando di un conduttore maschio tutto questo non sarebbe successo, perché di un uomo non pensi a un aspetto sessuale invece di una donna sì. Io ho pagato e ripagato e le chiedo scusa. Di cose sbagliate ne sono successe tante quasi tutte per colpa mia lo ammetto. Ma ad esempio la frase che ho detto da Giletti non è andata come sapete voi. Massimo mi aveva invitato nel suo programma e io avevo detto che non avrei parlato di Adriana poi mentre io ero seduto lui è arrivato da dietro e mi ha detto: ‘Ma tu ci parla con la Volpe’ e io arrabbiato ho detto quella frase sbagliando ma non volevo dire quello. Poi io ho chiesto che venisse tagliata e lui non l’ha fatto”. Alla fine, comunque, tutto è bene quel che finisce bene e l’intervista termina con un abbraccio.
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