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Credits: Instagram @russelledwards e @jacktheripper
29 Ottobre 2024
Redazione 105
Dopo oltre 136 anni, il mistero di Jack lo Squartatore potrebbe essere vicino a una soluzione. Una nuova analisi del DNA rinvenuto su un indumento appartenente a una delle sue vittime più note sembra infatti puntare su un sospettato storico: Aaron Kosminski, già indagato all'epoca. Il DNA è stato confrontato con tracce biologiche ritrovate su uno scialle presente sulla scena dell’omicidio di Catherine Eddowes, la quarta vittima dello Squartatore, uccisa il 30 settembre 1888 nella Londra vittoriana.
Lo scialle, acquistato all'asta da Russell Edwards, ha fornito elementi che hanno permesso di ricostruire un profilo genetico tramite il sangue di un discendente di Eddowes. Ma la vera svolta sembra essere stata un matching con lo sperma trovato sullo stesso scialle, ricollegato a Kosminski grazie a un’ulteriore analisi. Secondo Edwards, che ha pubblicato la sua teoria nel libro Naming Jack the Ripper: The Definitive Reveal, Kosminski possedeva un profondo odio verso le donne, in particolare le prostitute, e avrebbe manifestato comportamenti violenti e omicidi.
L’identificazione, però, non è accolta unanimemente dagli esperti. Andrew Smith, noto studioso della figura dello Squartatore, ha sottolineato che il caso necessita di una “prova forense concreta” per una risoluzione definitiva. A causa dell’età del reperto e della probabilità di contaminazione delle tracce, molti specialisti ritengono infatti che i risultati del DNA siano poco affidabili.
Il fascino oscuro di Jack lo Squartatore ha alimentato per oltre un secolo teorie e speculazioni, lasciando aperta una ferita nel cuore della Londra ottocentesca. Con ogni nuova scoperta, come in questo caso, il mondo intero torna a interrogarsi: è davvero giunta l’ora di conoscere il vero volto del primo e più famigerato serial killer della storia?
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