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Astronauta NASA rivela: “L’umanità sta vivendo una bugia”

Dopo 178 giorni nello spazio, Ronald Garan lancia un messaggio: è ora di cambiare radicalmente il nostro rapporto con la Terra e abbandonare il modello consumistico

Astronauta NASA rivela: “L’umanità sta vivendo una bugia”

Credits: Getty Images

30 Ottobre 2024

Redazione 105

Dopo 178 giorni trascorsi a osservare la Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale, l'astronauta e veterano della NASA Ronald Garan ha maturato una profonda riflessione sul nostro pianeta e su come l’umanità interagisce con esso. Questa esperienza, che gli ha permesso di osservare la Terra come una fragile entità vivente, gli ha fatto comprendere che la società moderna vive immersa in una “bugia collettiva”, un sistema che mette l'economia sopra la salvaguardia del pianeta.

Durante il periodo nello spazio, Garan ha sperimentato il cosiddetto “effetto panoramico”, una trasformazione percettiva e spirituale che molti astronauti vivono dopo aver osservato la Terra come un'unica biosfera nel buio cosmico. Questa prospettiva ha portato Garan a considerare come le priorità dell'umanità si concentrino su consumismo e crescita economica a scapito della salute del pianeta. “Quando osserviamo il nostro pianeta dalla prospettiva dello spazio, diventa chiaro che la vera questione non è il riscaldamento globale o la perdita di biodiversità in sé, ma la loro interconnessione”, ha dichiarato Garan.

Il fenomeno dell'effetto panoramico ha implicazioni scientifiche: secondo studi neuroscientifici, l’esperienza stimola aree cerebrali legate alla consapevolezza collettiva e all’empatia ecologica. Questi cambiamenti psicologici spesso portano gli astronauti a rientrare con una visione più olistica, aumentando il desiderio di proteggere il pianeta. Garan descrive inoltre come dallo spazio si percepisca il fragile “scudo” atmosferico che protegge la vita, uno strato sottile appena visibile, e quanto sia vitale e vulnerabile.

Garan propone un cambio di paradigma globale: porre “pianeta, società, economia” in quest’ordine, anziché l’economia al primo posto. Ritiene che la società debba invertire le sue priorità, rendendo la protezione del pianeta un principio cardine. La sua visione si allinea con le ricerche scientifiche moderne, che sottolineano l’urgenza di un modello di sviluppo sostenibile per preservare gli ecosistemi e la biodiversità.

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