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Credits: Getty Images
31 Ottobre 2024
Redazione 105
La longevità è un fenomeno che, sebbene influenzato da fattori genetici, dipende in gran parte dallo stile di vita. Una recente revisione di 34 studi ha analizzato le abitudini che caratterizzano le persone più longeve del mondo, mettendo in luce quattro fattori chiave che contribuiscono a un invecchiamento sano.
In primis abbiamo un’alimentazione equilibrata e povera di sale. Le persone longeve, come i centenari delle cosiddette “zone blu” (Okinawa in Giappone, Sardegna in Italia, Nicoya in Costa Rica, e Ikaria in Grecia), tendono infatti a seguire una dieta equilibrata. Questo regime alimentare è simile alla dieta mediterranea, ricca di carboidrati provenienti da cereali integrali, frutta e verdura, con un consumo moderato di proteine da fonti come pesce, pollame e legumi. Il consumo di carne rossa è limitato, mentre l’assunzione di sale è bassa, con valori giornalieri ben al di sotto delle raccomandazioni dell’OMS. Questo tipo di alimentazione è associato a una minore incidenza di malattie croniche e a un invecchiamento più sano.
Allo stesso modo i centenari sviluppano malattie croniche come l’ipertensione o il declino cognitivo più tardi rispetto alla popolazione media. Nonostante queste patologie, l’uso di farmaci rimane inferiore rispetto a quello delle persone più giovani. Uno studio condotto in Spagna ha dimostrato che i centenari assumono in media meno farmaci rispetto ai non centenari, con una media di circa 4,6 farmaci contro 6,7. L’assunzione ridotta di medicinali potrebbe indicare una gestione più equilibrata delle condizioni di salute, riducendo il rischio di interazioni negative tra farmaci.
Un altro fattore fondamentale per una vita lunga e sana è la qualità del sonno. La maggior parte dei centenari coinvolti negli studi ha riferito di essere soddisfatta del proprio riposo notturno. Dormire tra le sette e le otto ore a notte, in un ambiente confortevole e con una routine regolare, è stato associato a una riduzione del rischio di malattie croniche e a un miglioramento del sistema immunitario.
Infine gran parte dei centenari vive in aree rurali, dove il contatto con la natura e la mancanza di stress urbano contribuiscono a una vita più sana. L’esposizione a spazi verdi è stata correlata a una riduzione dello stress, della pressione sanguigna e del rischio di malattie cardiache, fattori che favoriscono una maggiore longevità. Adottare queste abitudini di vita può non garantire di vivere fino a 100 anni, ma certamente aumenta le probabilità di vivere più a lungo e in salute.