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05 Novembre 2024
Redazione 105
Nel gennaio del 2022 un gruppo di matricole dell’Università di Cambridge si era riunita lungo il fiume Cam per svolgere un “rito di iniziazione” che ha sfiorato la tragedia. Tra loro, uno aveva portato una scatola di fiammiferi. Tutti si erano cosparsi di un leggero carburante, per poi infilarsi dei pezzi di carta igienica nei pantaloncini. Dopo averla accesa, hanno iniziato a correre per provare a spegnerla con il vento. Uno di loro ha preso fuoco: portato d’urgenza in ospedale, è sopravvissuto.
Il DailyMail è riuscito a parlare con lui dell’accaduto. Quello a cui ha partecipato era un tipico rituale di nonnismo durante il quale gli aspiranti membri di club sportivi devono svolgere compiti umilianti o pericolosi prima di potersi unire a un gruppo.
Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato. Di casi ce ne sono a centinaia, molti dei quali finiti in tragedia. In una università gli studenti hanno riferito di essere stati costretti a bere fluidi corporei e a farsi spegnere le sigarette addosso, durante alcune feste alcoliche note come "socials".
Il fenomeno del nonnismo è stato importato dall'America: dal 2000, spiega il DailyMail, oltre 100 studenti sono morti a causa del nonnismo nei college e nelle università di tutta l'America, mentre altri sono rimasti gravemente disabili o addirittura accecati dall'avvelenamento da alcol.
Lo scorso ottobre due membri di una confraternita della Penn State, in Pennsylvania, sono stati arrestati per aver ucciso un diciannovenne. Dopo aver consumato 18 bevande alcoliche in meno di due ore, uno studente di ingegneria è caduto dalle scale ed è poi morto in ospedale.
Nel Regno Unito, alcuni studenti hanno raccontato al DailyMail di essere stati costretti a consumare quantità potenzialmente letali di alcol mentre compivano atti degradanti tra cui indossare pannolini, mangiare pesci rossi vivi o scatolette di cibo per cani e subire aggressioni sessuali con bottiglie di vino. L’elemento sessuale è spesso presente: allievi di molte università hanno raccontato che in alcuni casi i genitali dei giovani iniziati venivano coperti con polvere di curry e dentifricio e bruciati con le sigarette.
Una storia che non riguarda solo gli uomini. Anche le società e le squadre sportive femminili avviano le nuove arrivate sottoponendole a sfide sfiancanti e umilianti: nel 2019 ad esempio, racconta ancora il DailyMail, le matricole di hockey femminile di Loughborough sono state costrette a mangiare vermi morti e cibo per cani.