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credits: Getty Images
14 Novembre 2024
Redazione 105
Due donne norvegesi, a quasi 60 anni dalla nascita, hanno scoperto di essere state vittime di uno scambio di culla. Profondamente turbate dalla notizia, si sono alleate con Karen Rafteseth Dokken (una delle madri che ha ricevuto il neonato sbagliato), per citare in giudizio lo Stato. Lo riferisce l'Associated Press.
La signora Dokken aveva dato alla luce una bambina il 14 febbraio 1965, in un istituto privato della Norvegia centrale chiamato Eggesboenes Hospital, dove i neonati venivano tenuti insieme mentre le madri riposavano in stanze separate. Una settimana dopo era tornata a casa con una bambina, Mona. La neomamma era stranita dai riccioli neri della piccola, ma presumeva che li avesse presi dalla madre del marito.
Solo dopo molti anni si è resa conto che Mona non era sua e che la sua vera figlia, Linda Karin Risvik Gotaas, era cresciuta con qualcun altro. Lo avrebbe saputo prima se le autorità sanitarie norvegesi, che avevano scoperto l'incidente nel 1985 (quando le ragazze erano adolescenti), non lo avessero insabbiato, ha riferito l'AP.
“Non ho mai pensato che Mona non fosse mia figlia", ha detto una Dokken in lacrime, ora 78enne, durante la sua testimonianza presso la Corte distrettuale di Oslo. La situazione è stata particolarmente difficile per Mona, che ha scoperto che Dokken non era la sua madre biologica solo nel 2021 dopo aver fatto un test del DNA.
Adesso le donne combattono per avere un risarcimento, accusando le autorità norvegesi di aver minato il loro diritto alla vita familiare. L'avvocato Kristine Aarre Haanes, che rappresenta Mona, ha dichiarato che lo Stato "ha violato il suo diritto alla propria identità per tutti questi anni", aggiungendo, come aggravante, che "l'ha tenuto segreto".