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Credits: Instagram @fumettibrutti
14 Novembre 2024
Redazione 105
Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli, fumettista, attivista e donna transgender è stata insultata mentre stava aspettando l’autobus a una fermata di Bologna da un uomo sulla cinquantina. Nella sua pagina Instagram ha raccontato: “Un tizio mi ha guardata e mi ha detto ‘che schifo’. Ero al telefono con il mio compagno e lui mi ha proprio detto “Che schifo”. Io gli ho urlato contro dicendo ‘Ma come ti permetti, ma cosa vuoi’. Lui non se lo aspettava e ha continuato a guardarmi male”. A questo punto Fumettibrutti non è più riuscita a trattenere le lacrime che già prima le riempivano gli occhi: “La cosa che mi fa più arrabbiare è che nessuno dei presenti ha fatto o detto niente. Io sono riuscita a rispondere, ma ho pensato alle tante persone che non ce la fanno”.
Dopo aver subìto questa aggressione verbale, l’artista ha cambiato fermata. “Ho pianto per strada e mi sono allontanata, non mi succedeva davvero da un sacco di tempo”. Come didascalia al post, l’autrice ha espresso come sia necessario smettere di legittimare l’odio nei confronti delle persone transgender. Il suo è stato uno sfogo liberatorio diventato virale, con tantissimi utenti che tra i commenti le hanno espresso solidarietà. Tra i tanti leggiamo quelli di Carlotta Vagnoli, Marina Cuollo, Bianca Balti, Giorgia Soleri, Valeria Fonte e Maria Cafagna.
Molti però anche le persone comuni che hanno dimostrato vicinanza alla Signorelli, scrivendo “Ti stringiamo forte”, o “Noi persone trans non veniamo viste quando abbiamo bisogno di aiuto”. Tanti hanno fatto anche una riflessione amara sulla situazione odierna: “Il clima in cui siamo fa sentire forti queste persone”. Argomenti come la discriminazione di genere che Fumettibrutti ha più volte affrontato nei suoi libri, Romanzo esplicito, La mia adolescenza trans e l’ultimo appena uscito Tutte le mie cose belle sono rifatte.
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