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Enzo Iacchetti: “Con Corvaglia un amore folle, non dormivo la notte”

“Con la morte di mio papà a soli 21 anni sono andato molto in crisi”

Enzo Iacchetti: “Con Corvaglia un amore folle, non dormivo la notte”

Credits: Instagram @enzinoiacchetti e @maddalena_corvaglia

18 Novembre 2024

Redazione 105

Enzo Iacchetti si è raccontato a Da noi... a ruota libera, a partire dalla sua carriera, iniziata non da giovanissimo: “Il successo è arrivato tardi, a 38 anni. Facevo il cameriere in un ristorante di montagna per 50 mila lire al giorno, ma ero deciso a non mollare, perché sapevo di avere un po’ di talento su cui investire. Martino (suo figlio) era piccolo, di giorno portavo a casa la pagnotta e di sera andavo con una Renault 4 a tre marce ad esibirmi al Derby di Milano. Facevo 90 chilometri, arrivavo a mezzanotte: ma guadagnavo altre 12.500 lire”.

La vera popolarità è arrivata nel 1994 quando aveva 42 anni e fu selezionato per condurre il tg satirico Striscia la Notizia insieme a Ezio Greggio. I due ancora oggi formano una delle coppie più amate della televisione grazie ad un segreto: “Abbiamo fatto il patto di non litigare mai. Per questo ci vediamo poco, ma quando siamo insieme siamo scherzosi, a volte lo coccolo. In questi anni abbiamo condiviso molta vita privata: sono morte le nostre mamme, ci sono stati due divorzi, i dolori dei figli. A parte Giobbe Covatta, che è padrino di mio figlio, i miei grandi amici non fanno questo mestiere. Ma ‘Striscia’ è una famiglia”.

Proprio sul bancone di Striscia ha conosciuto Maddalena Corvaglia, ex velina, con cui ha avuto una relazione a partire dal 2002. Di lei parla così: “Avevo 50 anni e lei 21, è stato un amore folle, poi ho capito che ero diventato suo papà. Dopo 6 anni ho cominciato a sgridarla per cose stupide. Lei mi chiedeva: ‘Andiamo in discoteca?’, io le rispondevo: ‘Ci ho passato la vita, ma a suonare, vai da sola’. Le prime notti dormivo, poi arrivava il sabato sera e mi angosciavo. ‘Perché non rientra?’, mi chiedevo sveglio a letto. Erano le sei e lei rincasava felice, aveva appena mangiato la brioche”. Maddalena, a sua volta, in un’intervista aveva spiegato: “Mi innamorai perché Enzino non c’entrava niente con quel mondo, era puro, di un’intelligenza superiore, colto”.

Nonostante tutti noi conosciamo la sua vena comica, nella vita privata non è allegro e solare, anzi e non si vergogna a parlare di depressione. “Vivo in solitudine e amo il silenzio. Strano, io che ho sempre amato tanto la musica, adesso non riesco ad ascoltarla. Eppure, mi ha dato tanto. Forse troppo. Che sia depressione? L’ho sempre avuta”. Una situazione che forse è iniziata con la scomparsa del padre: “È venuto a mancare quando avevo solo 21 anni. Ancora oggi ho un fortissimo senso di colpa perché non andavo d’accordo con lui. Ero fissato con la musica e le chitarre e non pensavo alle difficoltà che affrontava ogni giorno. Con la sua morte sono andato molto in crisi”. Anche da piccolo era atipico, ma il palco lo ha aiutato: “Da bambino ero vivace ma non parlavo, il palco per me è stato terapeutico. Tutti noi portiamo una croce, la mia forse è questo carattere”.

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