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26 Novembre 2024
Redazione 105
Altezza minima 1 metro e 70 e taglia 40/42: sono questi i requisiti richiesti dall’agenzia napoletana Animania Italia per selezionare hostess in vista di un evento che si terrà a Pordenone. L’annuncio non lascia spazio a interpretazioni: chi non rispetta tali caratteristiche non dovrebbe neppure presentarsi ai colloqui.
Oltre alle rigide richieste fisiche, l’agenzia specifica che i candidati devono includere nel curriculum una descrizione dettagliata dei propri parametri fisici, accompagnata da una foto recente.
La notizia, riportata da Il Gazzettino, ha suscitato numerose polemiche. Tra le voci più critiche c’è quella di Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità e capo segreteria del ministro Luca Ciriani. Marcolin ha definito l’annuncio “agghiacciante”, invitando le donne a non candidarsi. “È inaccettabile che nel 2024 si verifichino ancora episodi di questo genere”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di combattere le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro.
L’episodio ha riacceso il dibattito sull’uguaglianza di genere, con molte persone che si chiedono fino a che punto simili criteri di selezione possano essere accettabili. Requisiti come altezza e taglia, pur essendo comuni in settori come moda o eventi, vengono spesso percepiti come offensivi e discriminatori quando applicati in altri contesti.
Non è la prima volta che annunci di questo tipo sollevano polemiche. Gli esperti sottolineano come sia fondamentale definire criteri di selezione che rispettino i principi di pari opportunità, evitando richieste che possano ledere la dignità dei candidati.
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