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Credits: Getty Images
27 Novembre 2024
Redazione 105
La “sindrome del membro d’oro”, nota anche come golden penis syndrome, è un fenomeno recente che sta attirando attenzione per i suoi effetti negativi sulle relazioni di coppia. Il termine è stato coniato dallo scrittore Jon Birger per descrivere la tendenza di alcuni uomini a sviluppare un’eccessiva fiducia in sé stessi quando vivono in ambienti dove le donne eterosessuali sono numericamente superiori agli uomini eterosessuali.
Secondo Birger, che ha introdotto il concetto nel suo libro Date-onomics, questo fenomeno si verifica in città come Jackson, Mississippi, e Springfield, Massachusetts, o in campus universitari come il Sarah Lawrence College, dove il corpo studentesco è composto per il 75% da donne e solo il 25% da uomini. In questi contesti, la scarsa competizione maschile in ambito sentimentale può portare alcuni uomini a comportamenti egocentrici e tossici.
Gli uomini affetti da questa sindrome tendono a evitare relazioni monogame, preferendo mantenere più opzioni aperte contemporaneamente. “In molte università a prevalenza femminile, non c’era nulla di speciale in questi ragazzi”, spiega Birger, come riportato dal Cosmopolitan, “ma credevano davvero di avere il membro d’oro”. Questa dinamica si traduce in relazioni squilibrate, dove l’uomo offre il minimo indispensabile alla partner, sia emotivamente che fisicamente, attraverso comportamenti come messaggi impersonali o atteggiamenti narcisistici.
Secondo la psicologa Sheva Assar, la chiave è non aspettare che l’altra persona prenda l’iniziativa. “Fai tu la prima mossa: dimostra fiducia e metti in luce il tuo valore”, consiglia l’esperta. Inoltre, ricorda che il tuo valore non dipende da una relazione. “Meglio essere single che rimanere con un uomo mediocre che crede che il suo membro sia oro puro”.
Essere consapevoli di questa dinamica può aiutare le donne a proteggersi, scegliendo relazioni più equilibrate e rispettose.