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OnlyFans, finti allattamenti per eludere la censura di Instagram

Redazione 105

Un trucco per riuscire a svicolare alle rigide politiche di Instagram che vietano la pubblicazione di immagini nude tranne, appunto, quelle di allattamento

Su Instagram, piattaforma usata da parte delle creator di OnlyFans, alcune modelle hanno trovato un escamotage per eludere la rigorosa censura sul nudo e sugli oggetti erotici. In che modo? Pubblicano immagini di loro che sembrano allattare al seno. A prima vista, queste immagini sembrano normali e rappresentano un’azione intima, come quelle di madri che nutrono i loro figli. Tuttavia un’osservazione più attenta rivela che qualcosa non quadra: il neonato, spesso una bambola, non si muove, non piange e non emette alcun suono, mentre la madre fissa la telecamera con un’espressione che non ha nulla a che fare con il gesto di nutrire un bambino.

Questa pratica è stata definita “breast-feeding tutorial”, ed è utilizzata dalle modelle come una sorta di trucco per aggirare le rigide politiche di Instagram, che vietano la pubblicazione di immagini nude, tranne in casi specifici come l’allattamento al seno o fotografie artistiche. La violazione di questa politica può comportare la rimozione del contenuto o la sospensione dell’account, ma le creator di OnlyFans sono riuscite a sfruttare la regolamentazione in modo strategico, postando foto e video di finte poppate per mostrare i loro corpi senza violare le linee guida. I “neonati” in queste immagini sono in realtà bambole realizzate in modo tale da sembrare veri, con dettagli come capelli sottili e rughe sul viso, che ingannano chi osserva.

Dietro queste immagini, che sembrano educative e informative, si nasconde spesso un link al profilo di OnlyFans, dove i follower possono accedere ai contenuti a pagamento, sessualmente espliciti. In pratica l’allattamento diventa un mezzo per attrarre l’attenzione e aumentare il numero di follower su Instagram, mascherando l’intento erotico dietro un gesto apparentemente innocente. Questo fenomeno ha suscitato polemiche, in quanto riduce un gesto simbolico di nutrimento e intimità, spesso associato a momenti di grande tenerezza e amore tra madre e figlio, a un mero strumento per il profitto.

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