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Ecco qual era il vero volto di Babbo Natale: lo studio

Un team di scienziati è riuscito a ricostruire il volto di San Nicola di Bari, che ispirò la figura natalizia tanto amata da grandi e piccini

Ecco qual era il vero volto di Babbo Natale: lo studio

09 Dicembre 2024

Redazione 105

Barba lunga e bianca, occhi buoni, guance pronunciate. È questa l’immagine, nota a tutti, di Babbo Natale. Adesso, per la prima volta dopo quasi 1700 anni, è possibile vedere il vero volto che l’ha ispirata, quello di San Nicola di Bari. Gli scienziati infatti, riporta il DailyMail, l’hanno ricostruito a partire dal suo cranio. 

San Nicola di Bari era un santo cristiano, la cui reputazione di “donatore” ha ispirato la figura popolare olandese di Sinterklaas, che in seguito sarebbe diventata Santa Claus negli Stati Uniti. Questa figura si sarebbe poi fusa con l'inglese Father Christmas, spesso associato a feste e giochi per creare il personaggio che i bambini adorano oggi.

Il signor Moraes, autore del nuovo studio, ha detto che si trattava di un "volto forte e gentile" e che era "compatibile" con il "volto largo" descritto nella poesia del 1823 "Twas The Night Before Christmas": "Il cranio ha un aspetto molto robusto, che genera un volto forte, poiché le sue dimensioni sull'asse orizzontale sono più grandi della media. Questa caratteristica, combinata con una folta barba, ricorda molto la figura che abbiamo in mente quando pensiamo a Babbo Natale".

La poesia ha dato origine a molte idee popolari sulla figura che abbiamo in mente oggi, tra cui le guance rosee, le renne, la slitta, il sacco di giocattoli e il viso largo.

José Luís Lira, coautore del signor Moraes ed esperto di vite di santi, ha parlato così di San Nicola di Bari: "Era un vescovo che visse nei primi secoli del cristianesimo ed ebbe il coraggio di difendere e vivere gli insegnamenti di Gesù Cristo, anche a rischio della sua vita. Sfidò le autorità, tra cui l'imperatore romano, per questa scelta. Aiutò i bisognosi così spesso ed efficacemente che quando le persone cercavano un simbolo di gentilezza per Natale, l'ispirazione veniva da lui. Il suo ricordo è universale non solo tra i cristiani, ma tra tutti i popoli".

Per ricostruire il volto il team di ricerca ha utilizzato i dati raccolti negli anni '50 da Luigi Martino, con il permesso del Centro Studi Nicolaiani: "Inizialmente abbiamo ricostruito il cranio in 3D utilizzando questi dati. Abbiamo quindi tracciato il profilo del viso utilizzando proiezioni statistiche. Abbiamo integrato questo con la tecnica di deformazione anatomica, in cui la tomografia della testa di una persona vivente viene adattata in modo che il cranio del donatore virtuale corrisponda a quello del santo. Il volto finale è un'interpolazione di tutte queste informazioni, alla ricerca di coerenza anatomica e statistica".

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