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Utilizza servizi streaming illegali: condannato a 5 mesi

È successo in Grecia. L’uomo si è difeso sostenendo di non essere a conoscenza del fatto che il servizio non fosse lecito

Utilizza servizi streaming illegali: condannato a 5 mesi

Credits: Getty Images

13 Dicembre 2024

Redazione 105

Guardare contenuti premium con mezzi illegali è pratica diffusa: moltissime persone accedono a Netflix, Amazon o Sky senza pagarli o pagando abbonamenti scontati. E mentre di solito la lente principale è rivolta a chi manovra le operazioni illecite di IPTV, adesso pare che le autorità stiano iniziando ad attenzionare maggiormente anche coloro che utilizzano i servizi. Tanto che, riporta Lad Bible, un uomo sarebbe stato condannato a cinque mesi per essersi abbonato a un servizio di questo tipo. 

Il caso, verificatosi in Grecia, è stato riportato in tutto il Paese ed è stata descritto, secondo quanto riferito da TorrentFreak, come “emblematico e storico”. 

Secondo la stampa locale, l'accusa è arrivata dopo il più grande "raid europeo" in 10 paesi; Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Bulgaria, Romania e Croazia. Si è trattato di un intervento contro un’operazione IPTV da 2,5 miliardi di sterline utilizzata da oltre 22 milioni di famiglie nel solo Regno Unito.

A quanto pare l'uomo ha contestato l'accusa, dichiarandosi non colpevole e affermando di non sapere che abbonarsi a un servizio IPTV fosse illegale. 

“I giudici hanno concluso che le conseguenze della pirateria non possono essere considerate ‘minori’, dati gli enormi danni che provoca su più livelli. Secondo le prove presentate al processo, la pirateria della televisione a pagamento provoca gravi conseguenze economiche e sociali, come la perdita di entrate per lo Stato greco a causa della mancata riscossione dell'IVA e delle entrate fiscali e la circolazione parallela di "denaro nero", si legge in un rapporto di Skair.gr.

Secondo TorrentFreak, che ha parlato con un'esperta del sistema giuridico greco, l’uomo non sarebbe andato in prigione: nel Paese infatti i reati con una pena di cinque mesi verrebbero solitamente sospesi. Non si entra quindi effettivamente in carcere a meno che non si commetta una recidiva

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