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Il 1° gennaio 2025 scatta il divieto di fumo all’aperto a Milano

Anche in altre città si sta facendo scelte simili, come a Torino

CAPODANNO - Il 1° gennaio 2025 scatta il divieto di fumo all’aperto a Milano

credits: Getty Images

31 Dicembre 2024

Redazione 105

A partire dal 1° gennaio 2025, Milano introdurrà un divieto totale di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto, diventando la prima città italiana a imporre una misura così restrittiva. Sarà possibile fumare solo a una distanza minima di 10 metri da altre persone, garantendo un’aria più pulita nei luoghi frequentati da cittadini e turisti. La norma, parte del Regolamento per la qualità dell’aria, è accompagnata da sanzioni che variano tra 40 e 240 euro per chi non la rispetta, escludendo però il divieto per le sigarette elettroniche.

Questa decisione si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla salute pubblica e all’ambiente. Già nel 2021 Milano aveva limitato il fumo nei parchi, nelle fermate dei mezzi pubblici e nelle aree dedicate allo sport e al gioco. Ora l’amministrazione comunale mira a tutelare ulteriormente la qualità dell’aria e la salute, con un’attenzione particolare ai giovani.

Anche altre città italiane stanno adottando misure simili. A Torino, ad esempio, è vietato fumare all’aperto in prossimità di altre persone, a meno che queste non diano il proprio consenso. La norma è stata descritta dai promotori come un passo avanti per il rispetto reciproco e per sensibilizzare i fumatori sull’abbandono dei mozziconi, problema ambientale di rilievo.

Il dibattito sulle restrizioni al fumo si estende anche ad altri Paesi. A Londra, il governo britannico ha proposto una legge che vieterebbe la vendita di tabacco ai nati dopo il 1° gennaio 2009. L’obiettivo è creare una generazione completamente libera dalla dipendenza da nicotina. Questa misura, che include anche il divieto di vendita di sigarette elettroniche usa e getta, ha però suscitato critiche, soprattutto dall’ala più conservatrice del Partito Tory, che la considera una limitazione delle libertà personali. Tuttavia gli esperti sanitari sostengono con forza queste iniziative. Secondo il professor Sir Chris Whitty, impedire l’accesso precoce al fumo è essenziale per proteggere la libertà di scelta delle persone, spesso compromessa dalla dipendenza.

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