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Parole e frasi apparentemente innocue ma che possono ferire l’altro

Invece di cercare di affermare la nostra posizione, è più utile ascoltare, mostrare empatia e cercare di essere comprensivi

Parole e frasi apparentemente innocue ma che possono ferire l’altro

Credits: Getty Images

03 Gennaio 2025

Redazione 105

Le parole che scegliamo di usare possono influire profondamente sulle relazioni, e alcune frasi, sebbene dette in modo innocente, possono farci sembrare subito antipatici o poco empatici. Questo accade spesso quando le parole sono percepite come giudicanti, sminuenti o presuntuose, allontanando le persone invece di creare un legame. Per evitare di risultare fastidiosi e antipatici, è importante riflettere su alcune frasi comuni che sarebbe meglio evitare.

Una di queste è “Perché non puoi semplicemente…?”, che minimizza il problema dell’altro, come se fosse facile superarlo. Le emozioni e le difficoltà non sono mai semplici da affrontare, e questa frase può far sembrare che non si comprenda la complessità della situazione. Un’alternativa potrebbe essere: “Capisco che sia difficile, come posso aiutarti?

Un’altra espressione che può risultare fastidiosa è “Sei sempre così drammatico…”: etichettare qualcuno come “drammatico” non dà validità ai suoi sentimenti. Invece di liquidare un’emozione come esagerata, è meglio cercare di capire il punto di vista dell’altra persona, con frasi come “Posso capire che ti senti sopraffatto da questa situazione”.

Frasi come “Dico le cose come stanno” possono sembrare assertive, ma in realtà possono sembrare presuntuose, come se la propria opinione fosse l’unica giusta. In una conversazione, è sempre più efficace usare un linguaggio che riconosca le diversità, ad esempio dicendo: “Questa è la mia opinione, ma sono curioso di sentire anche la tua”.

Inoltre, l’espressione “Senza offesa, ma…” è spesso seguita da qualcosa che per davvero può risultare offensivo. Questa frase crea già una barriera e fa sentire l’altro sulla difensiva. È sempre meglio cercare di esprimere ciò che si pensa senza la necessità di giustificarsi in anticipo.

Un’altra frase che può risultare antipatica è “Calmati”. Questo suggerimento, spesso dato con buone intenzioni, tende a invalidare i sentimenti dell’altro e può avere l’effetto opposto. Piuttosto che invitare qualcuno a calmarsi, è meglio mostrare comprensione: “Capisco che tu sia arrabbiato, sono qui per ascoltarti”.

Alcune frasi, come “So come ti senti”, possono sembrare empatiche, ma in realtà presuppongono che tu possa comprendere esattamente il vissuto di un’altra persona. La realtà è che ogni esperienza è unica, quindi una risposta più adeguata sarebbe: “Non posso immaginare esattamente cosa stai provando, ma sono qui per te”.

Infine espressioni come “Se non riesci a sopportarmi quando sono al peggio, non mi meriti quando sono al meglio” possono sembrare provocatorie e manipolative, suggerendo che chi ci sta vicino debba accettare comportamenti negativi per meritarsi il nostro affetto. Le relazioni sane si costruiscono sul rispetto reciproco e sulla comprensione, non sulla tolleranza verso comportamenti tossici.

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