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I genitori hanno un figlio preferito? Ecco cosa dice uno studio

A quanto pare, sì. Lo rivela uno studio dell’Università di Brigham Young pubblicato sulla rivista Psychological Bulletin

I genitori hanno un figlio preferito? Ecco cosa dice uno studio

Credits: Getty Images

20 Gennaio 2025

Redazione 105

È una domanda che molti si fanno: i genitori hanno un figlio “preferito”? Seppure per molti è difficile ammetterlo, parrebbe di sì. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Bulletin. I ricercatori hanno raccolto i dati di oltre 19mila partecipanti dopo aver condotto una meta-analisi di 30 studi e 14 database. Dallo studio sono emerse diverse cose interessanti. 

A quanto pare, i fratelli più piccoli in genere ricevono un trattamento più favorevole, mentre i più grandi godono di una maggiore autonomia e minor controllo

"È utile prendere atto dei risultati di questo studio ed essere consapevoli dei modelli che potrebbero verificarsi nella tua famiglia. Quando i genitori sono consapevoli, possono apportare piccoli aggiustamenti che giovano a tutti", ha affermato l'autore principale, il professore Alex Jensen.

Altro dato interessante è che i genitori tendono a favorire leggermente di più le figlie femmine rispetto ai figli maschi. A riconoscerlo sono gli stessi genitori, e non i ragazzi. Inoltre, al di là del sesso o dell’ordine di nascita, i bambini più gradevoli e responsabili vengono tendenzialmente trattati meglio.

Secondo lo studio, quindi, oltre alle figlie femmine, hanno più probabilità di essere “preferiti” i figli più coscienziosi, i meno estroversi e i figli “maggiori” per età.

Jenson ha spiegato che in alcune circostanze i genitori dovrebbero prendere in considerazione lievi cambiamenti nel loro comportamento per garantire che un bambino non subisca un'educazione ingiusta: questa, a lungo andare, potrebbe influire negativamente sul benessere generale del piccolo. "Stai attento alle cose che sembrano ingiuste. I tuoi figli ti faranno sapere se pensano che qualcosa sia ingiusto. Fai attenzione quando te lo fanno sapere. Assicurati di essere aperto”, ha detto l’esperto. E ha precisato: “Non stiamo suggerendo ai genitori di sentirsi in colpa. Dovrebbero fare tesoro di questa ricerca e usarla come incoraggiamento per cercare punti in cui possono migliorare, senza andare agli estremi". Lo studio, secondo il professore, può essere utile anche ai figli: “Ogni volta che penseranno che loro fratello è il preferito sapranno che ciò dipende magari da come questo si sta comportando, dal suo temperamento o da quanto per i genitori sia semplice prendersi cura di lui".

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