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21 Gennaio 2025
Redazione 105
Si chiama Giacomo P., è un pizzaiolo di 43 anni e mercoledì 15 gennaio è diventato padre “all’improvviso”: né lui, né la compagna Valentina, sapevano che quest’ultima era incinta.
“Sono uscito di casa all’alba per comprare delle medicine per Valentina contro vomito e diarrea. È un malanno stagionale, vedrai passa presto, mi hanno rassicurato in farmacia. Il tempo di rientrare a casa e la mia compagna mi ha detto: non è un virus, sto per partorire”, ha raccontato il neopapà al Corriere. A quel punto erano le 7 del mattino e la piccola stava ormai per nascere. “Ma smettila dai, le rispondo, non è il momento di scherzare”. Così la donna si è girata su un fianco e ha divaricato le gambe, dalle quali è spuntata una testolina. “È diventato tutto buio – racconta ancora Giacomo - per un attimo non ho visto né capito più niente. Questo piccolo corpicino è uscito da sé, col cordone ombelicale attaccato, senza emettere un suono, tanto che per un attimo ho temuto che potesse trattarsi di un feto morto. Sono riuscito solo a dire che avrei chiamato il 118 e a quel punto la bimba si è messa a piangere. Lì ho capito che era tutto ok”.
Il parto è quindi avvenuto nella loro casa ad Altopascio, tramite soccorso telefonico. Poi mamma e figlia sono state trasportate in ospedale a Lucca per i controlli.
La gravidanza non si è fatta “sentire” né, evidentemente, “vedere”: nessuno per 9 mesi si è accorto di nulla. La donna negli ultimi tempi aveva avuto solo qualche piccolo fastidio al quale però la coppia non ha dato peso: “Qualche mese fa la mia compagna ha iniziato ad accusare gonfiore di pancia. Consultando il medico, è stata ipotizzata una possibile allergia al glutine, visto che il sintomo si manifestava soprattutto dopo che Valentina aveva mangiato prodotti come pane e pasta. Decidiamo di farle, ma per vari motivi queste analisi vengono poi rimandate più volte, e quindi non emerge niente che ci insospettisca, neppure l’assenza di mestruazioni visto che Valentina ha sempre avuto un ciclo spesso irregolare”, ha spiegato Giacomo.
Il nome della piccola? Michela. “Le infermiere ce lo hanno chiesto – racconta il papà - e abbiamo dovuto decidere in un attimo. Speriamo di averlo fatto bene”.