Allungamento del pene: rischi e avvertenze sull’uso dell’estensore

L’idea di migliorare le dimensioni del pene può spingere molti uomini a considerare l’uso di un estensore penieno, un dispositivo non chirurgico progettato per allungare il pene tramite trazione progressiva. Sebbene questa tecnica prometta guadagni fino a 2 cm, non è priva di rischi, soprattutto se adottata senza supervisione medica.

Un estensore è costituito da due anelli (uno alla base del pene e uno sotto il glande) collegati da aste regolabili che applicano una tensione continua. Utilizzato per 5-6 ore al giorno per almeno sei mesi, può effettivamente aumentare il volume grazie alla formazione di nuove cellule nei tessuti. Tuttavia, questo trattamento fisioterapico richiede molta attenzione per evitare complicazioni.

I rischi dell’estensore penieno

Come sottolineano gli esperti, un uso scorretto può comportare conseguenze gravi:

1. Lesioni nervose: la trazione eccessiva o prolungata può causare bruciore, perdita di sensibilità e difficoltà nell’erezione.
2. Danni cutanei: pressione eccessiva attorno al glande può provocare ferite, vesciche e persino perdite di sangue.
3. Infezioni e infiammazioni: una scarsa igiene, soprattutto in caso di lesioni, aumenta il rischio di gonfiori, rossori e infezioni.
4. Ematomi: l’uso prolungato senza pause può portare a gonfiore doloroso e impossibilità di avere rapporti sessuali.

L’importanza di rivolgersi a un esperto

Secondo il professor Giovanni Maria Colpi, direttore dell'Unità di andrologia dell’Ospedale San Paolo di Milano, “un estensore non è un sex toy. È indispensabile che sia approvato dall’Unione Europea e usato sotto controllo medico, per evitare spiacevoli complicazioni come lesioni, infezioni o ematomi”, come riportato da Men’s Health.

Per chi è interessato a questo tipo di trattamento, è essenziale consultare un andrologo qualificato e seguire scrupolosamente le indicazioni per garantire risultati sicuri e soddisfacenti.