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Credits: Getty Images
28 Gennaio 2025
Redazione 105
Avere una disabilità non implica necessariamente l’impossibilità di avere una vita sana e una carriera importante. Ne sono prova diverse celebrità, che pur essendo affette da disturbi più o meno gravi, sono riuscite a realizzare i loro sogni e farsi amare dal mondo intero grazie al loro talento e dalla loro arte.
Tempo fa al The Sun l’attore ha confessato di essere quasi cieco dall’occhio sinistro, fin dall’infanzia: “Sono quasi cieco, come un pipistrello. Ho una visione molto sfuocata dall’occhio sinistro e in più sono miope dal destro. È un problema che mi porto dall’infanzia, che poi è peggiorato. Se il personaggio che interpreto non porta gli occhiali, io non vedo nulla, come è capitato per Jack Sparrow”.
L’attore ha raccontato di aver combattuto per tutta la vita con questo disturbo e di aver trovato, nel tempo, la giusta terapia per gestirlo.
Gli fu diagnosticata all’età di 7 anni. La star ha ammesso di leggere e scrivere con difficoltà, e di far fatica a imparare a memoria le battute dei film. Ci riesce grazie all’impegno e alla messa in pratica di specifiche strategie.
Qualche anno fa la star di Harry Potter dichiarò di essere affetto da una lieve forma di disprassia, che gli rende difficile compiere alcuni movimenti (come scrivere o allacciare le scarpe) in modo coordinato.
In diverse occasioni l’attrice ha raccontato di soffrire fin dalla nascita di problemi all’udito. Con il passare degli anni il disturbo è peggiorato, portando a una ipoacusia a un orecchio.
L’attrice a Vanity Fair ha raccontato di aver iniziato ad avere problemi a scuola solo da un certo punto in avanti. “Quando ero bambina la Gran Bretagna aveva degli ottimi istituti pubblici perché il governo investiva: vantaggio non da poco per le persone dislessiche. I miei primi anni li ricordo bellissimi. Poi sono andata alle superiori, un liceo grande, pieno di persone. Lì ho fatto fatica. Odiavo essere considerata “quella stupida”. Studiavo come una pazza per superare i miei limiti. Oggi mi interrogo se quell’ostinazione sia stata una cosa positiva o meno”.
Anche l’attore britannico soffre di dislessia. In un’intervista ha raccontato: “Ero un bambino arrabbiato e mi sentivo frustrato a causa della mia disabilità di apprendimento. La scuola per me era solo un sacco di lavoro extra, un sacco di lezioni extra, un sacco di frustrazione. Una delle mie più grandi lotte è stata con la scrittura, anche quando parlo la mia mente si muove più velocemente di quanto le parole possano venire fuori. Ho imparato a leggere ad alta voce alla scuola di recitazione”.
L’attore che ha interpretato il mitico “Artur Fonzarelli” in Happy Days ha avuto la diagnosi da adulto: "Ho scoperto di essere gravemente dislessico solo all'età di trentuno anni. Per tutti gli anni precedenti, ero il ragazzo che non sapeva leggere, non sapeva scrivere, non sapeva nemmeno iniziare a fare algebra o geometria e nemmeno l'aritmetica di base". Un disturbo che ha complicato molto anche la sua attività sul set, creandogli molta rabbia e frustrazione. Avuta la diagnosi, è finalmente riuscito a combatterla.