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29 Gennaio 2025
Redazione 105
Gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30, 31), sono considerati i più freddi dell’anno e detti “giorni della merla”. In realtà le previsioni meteorologiche, almeno negli ultimi anni, smentiscono (almeno in Italia) questa osservazione, ma è innegabile che si tratti di giorni (ancora) molto freddi, vissuti come una specie di “culmine” della stagione invernale che in qualche modo apre la strada alla primavera che verrà.
Esistono diverse leggende che spiegano il motivo per cui si fa riferimento proprio questo uccello. La più celebre narra che negli ultimi giorni di gennaio una merla bianca con i suoi piccoli si rifugiò da una bufera di neve all’interno di un comignolo, uscendone qualche giorno dopo con le piume color grigio-nerastro. Da allora tutti i merli femmina furono di questo colore.
Questa credenza popolare ha ispirato numerosi detti tramandati nel tempo, tra cui:
In alcune città italiane, i giorni della merla sono celebrati con eventi e riti tradizionali. A Lodi, ad esempio, si cantano canzoni popolari lungo il fiume Adda, mentre a Cremona si accendono falò accompagnati da musica, cibo e vino, in un’atmosfera conviviale che celebra la fine dell’inverno.