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Anomalia nell’Oceano Pacifico: scoperta traccia di un evento cosmico

Un accumulo di berillio-10 nei fondali dell’Oceano Pacifico rivela eventi cosmici di 10 milioni di anni fa e potrebbe influenzare le correnti oceaniche

Anomalia nell’Oceano Pacifico: scoperta traccia di un evento cosmico

20 Febbraio 2025

Redazione 105

Un’insolita anomalia nei fondali dell’Oceano Pacifico ha portato i ricercatori a una scoperta straordinaria. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, un team di geologi ha individuato un accumulo anomalo di berillio-10, un isotopo radioattivo, che potrebbe essere la traccia di eventi cosmici avvenuti oltre 10 milioni di anni fa.

L’analisi delle croste di ferromanganese prelevate a grandi profondità ha rivelato un accumulo anomalo di polvere di stelle, rimasta intrappolata nei sedimenti oceanici nel corso dei millenni. Questo fenomeno è stato reso possibile dal berillio-10, un isotopo prodotto quando i raggi cosmici interagiscono con l’ossigeno e l’azoto nell’atmosfera, generando particelle che finiscono negli oceani.

Il dato più sorprendente? La quantità di berillio-10 rinvenuta non ha seguito il normale declino atteso, suggerendo un evento straordinario.

Secondo gli studiosi dell’Università di Sydney, l’anomalia è strettamente legata alla crescita delle croste oceaniche, che avrebbe dovuto espandersi in modo uniforme nel tempo. Tuttavia, qualcosa ha interrotto questo processo.

Dominik Koll, ricercatore dell’Helmoltz-Zentrum Dresden-Rossendorf di Dresda e autore dello studio, ha dichiarato: "Ci siamo imbattuti in un'anomalia: nei campioni analizzati abbiamo trovato un significativo accumulo durante il tardo Miocene, che è quasi il doppio rispetto a quanto avevamo previsto".

Questa scoperta solleva interrogativi sulle cause di questo evento cosmico e sulle possibili ripercussioni per il nostro pianeta. Se da un lato la scoperta fornisce nuove informazioni sui processi che regolano l’accumulo di materiali extraterrestri negli oceani, dall’altro potrebbe avere implicazioni dirette sulle correnti oceaniche e sulla loro stabilità nel lungo periodo.

Gli scienziati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere appieno il fenomeno e il suo potenziale impatto sui sistemi climatici e geologici della Terra.

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