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Credits: Getty Images
20 Febbraio 2025
Redazione 105
Esistono momenti in cui il tempo sembra fermarsi, attimi sospesi tra la vita e la morte in cui la realtà sfuma in qualcosa di indefinibile. James Reynolds, un giovane inglese, ha vissuto questa sensazione sulla propria pelle durante un’operazione che, almeno in apparenza, avrebbe dovuto essere di routine.
Sottoposto a un intervento alla colecisti, Reynolds non avrebbe mai immaginato di trovarsi in bilico tra due mondi. Nessuna visione ultraterrena, nessun tunnel di luce, ma solo un’immensa distesa bianca e un corpo che non rispondeva più ai suoi comandi.
"James, devi respirare", la voce dell’infermiera risuonava lontana, ovattata. Lui voleva rispondere, ma non poteva. Il suo corpo non reagiva, il respiro si era fermato senza che se ne accorgesse.
"Il tempo sembrava essersi compresso", racconta al Daily Mail. Quando si è risvegliato in reparto, il dolore era distante, i ricordi confusi. Un attimo prima sentiva il personale intorno a lui, un attimo dopo solo silenzio e bianco totale.
"Oh, beh. Immagino che sia finita", ha pensato in quel momento. Il bianco diventava sempre più intenso, come una fotografia sovraesposta. Non c’era paura, solo un limbo senza tempo.Poi, di colpo, il ritorno. Ancora quella voce: "James, devi respirare. Non stai respirando".
Oggi, a due settimane dall’intervento, le ferite stanno guarendo, ma la sensazione di aver toccato il confine tra la vita e la morte non lo ha abbandonato. "Per i medici era un giorno come tanti. Per me, no." E se in quel momento lui non poteva fare nulla per se stesso, qualcuno lo ha fatto per lui: “E per questo, sarò sempre grato”, conclude.