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21 Febbraio 2025
Redazione 105
Sul sito della Nasa esiste una pagina nella quale è possibile consultare la tabella dati (in costante aggiornamento) del software Sentry, un “sistema di monitoraggio delle collisioni altamente automatizzato che analizza continuamente il catalogo di asteroidi più aggiornato per individuare possibilità di impatto futuro con la Terra nei prossimi 100 anni”. Sul portale si legge: “Ogni volta che viene rilevato un potenziale impatto, questo verrà analizzato e i risultati saranno immediatamente pubblicati qui, tranne in casi insoliti in cui cerchiamo una conferma indipendente”.
Ultimamente l’attenzione è tutta rivolta all’asteroide 2024 YR4, le cui probabilità di “impatto” sulla Terra (previsto, nella malaugurata eventualità, per il 22 dicembre 2032) continuano ad aumentare: il 7 febbraio erano ferme all’1,2 %, il giorno dopo al 2,3%, poi sono salite al 2,6% e ora siamo a 3,1%. Si tratta, secondo quanto riportato da Rivista Studio, della “più alta [percentuale] mai registrata per un corpo celeste di questo tipo, spiega l’Agenzia Spaziale Europea”.
Nonostante questo, gli scienziati sono tranquilli. Secondo tutti gli esperti interpellati sull’argomento, infatti, la percentuale crescerà ancora un po’, per poi decrescere fino ad azzerarsi (o quasi). Prossimamente l’asteroide sarà tenuta d’occhio dal telescopio spaziale James Webb: ciò permetterà di raccogliere informazioni ancora più dettagliate.
L’asteroide secondo i dati sarebbe lungo 54 metri: se davvero dovesse colpire la Terra, non sarebbe in grado di distruggerla, ma rilascerebbe un’energia 500 volte maggiore rispetto a quella rilasciata dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.