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Il racconto di un medium: “Gli angeli ci parlano, vogliono aiutarci”

L’uomo, di origine britannica, sostiene di essere in contatto con “ciò che è oltre” fin da quando era solo un bambino. Ecco la sua storia

Il racconto di un medium: “Gli angeli ci parlano, vogliono aiutarci”

Credits: Getty Images

24 Febbraio 2025

Redazione 105

“Insegno alle persone come connettersi con i loro angeli e sviluppare una pratica spirituale”. Si presenta così, sul suo profilo Instagram, Kyle Gray, medium britannico da 167mila follower che sostiene di intrattenere, fin da quando era solo un bambino, un rapporto speciale con “ciò che è oltre”. Ne ha parlato nel suo ultimo libro, Angels Are with You Now. 

L’uomo, la cui storia è stata ripresa anche dal Daily Mail, sostiene di aver vissuto molte esperienze soprannaturali. Nella sua vita appaiono frequentemente sequenze degli stessi numeri, come 333 (considerati numeri angelici): “Proprio l’altro giorno, stavo lasciando un messaggio vocale per la mia amica Robyn, e la registrazione era esattamente 3:33. Tre minuti, 33 secondi, tutto perfettamente in orario. Non è che stavo guardando l’orologio. Ero in macchina, registrando a mani libere. È semplicemente… Successo”.

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Non solo. Il medium sostiene che c’è chi, dall’aldilà, cerca un contatto con lui, persino tramite i social: “Oggi continuo a ricevere notifiche via e-mail per unirmi a TikTok da una giovane donna che si è tolta la vita non molto tempo fa“. Lui non ha dubbi: “Chiaramente, sta cercando di mettersi in contatto con me. Questo tipo di cose accadono continuamente, ricordandomi costantemente che gli angeli mi fanno compagnia”. 

Il primo “risveglio spirituale”, racconta, è avvenuto quando era soltanto un bambino e stava per iniziare la scuola elementare. “All’epoca, la mia amata nonna, che viveva su una sedia a rotelle, era tornata da poco dall’ospedale. Una notte, mi svegliai improvvisamente. Anche se non c’era luce nella mia stanza, riuscivo a vedere nonna seduta in fondo al mio letto. Evidentemente si sentiva meglio, perché non era sulla sua sedia a rotelle. Iniziò a solleticarmi la schiena, come faceva spesso, e mentre tornavo a dormire, fui sopraffatto da sentimenti di amore, sostegno e sicurezza. Ma la mattina seguente, quando raccontai a mia madre della visita di nonna, sembrava turbata. Solo all’ora di pranzo i miei genitori mi presero da parte per dirmi che mia nonna era andata in cielo. Da quel momento, ogni volta che andavo a letto la notte, ero consapevole di essere osservato”.

Gray percepisce la presenza di spiriti, da sempre, e afferma di essere il loro tramite con le persone ancora vive. Una sensitiva l’aveva predetto alla madre quando Kyle era ancora piccolo: “Farà lo stesso lavoro che faccio io. Quando avrà 17 anni, il suo nome sarà sui giornali. Sarà conosciuto in tutto il Paese per questo lavoro”.

Gli angeli, spiega Kyle, possono apparire a tutti no in qualsiasi forma. Spesso possono provare a comunicare con noi per salvarci la vita. “Ho incontrato così tante persone che hanno sentito una voce nella loro testa, che le avvertiva: ‘Non farlo,’ ‘Non andare lì,’ ‘Aspetta un’ora in più prima di partire,’ ‘Non fidarti di quella persona.’ Se succede a te, non ignorare quei messaggi degli angeli. Potrebbero anche salvarti la vita. Gli angeli ci sorvegliano. Comunicano. Portano messaggi. Ci aiutano a crescere. Sono con noi nei momenti cruciali della vita. Sono sempre lì per darci supporto. La domanda è: noi siamo in ascolto?”.

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