80enne derubata, lancia un appello ai ladri: “Mettiamoci d’accordo”

Perdere oggetti di valore è sempre doloroso, ma quando si tratta di ricordi legati a una vita intera, il peso della perdita diventa insopportabile. Luciana Fregonese, 80 anni, residente a Quinto di Treviso, ha subito un furto in casa che l’ha privata di gioielli per un valore di 50 mila euro. Tra questi, un oggetto in particolare ha per lei un valore inestimabile: il regalo che il marito le aveva donato per un anniversario speciale.

Determinata a non arrendersi, Luciana ha deciso di provare un approccio insolito: anziché affidarsi solo alla denuncia alle forze dell’ordine, ha lanciato un appello sui social, sperando di toccare il cuore dei responsabili o di chiunque possa aiutarla a ritrovare ciò che ha perso.

Ad aiutarla sui social è stato un gruppo “Sei di Quinto di Treviso se..”, dove i suoi appelli non sono passati inosservati. 

Il furto in casa
Il furto è avvenuto durante la notte. I ladri sono entrati in casa forzando una finestra, hanno aperto un cassetto e si sono impossessati dei preziosi senza fare rumore né lasciare disordine. “L’allarme da un po’ non funzionava”, ha spiegato Luciana, che per precauzione aveva preso l’abitudine di chiudersi a chiave in camera da letto portando con sé la borsa.

L’appello ai ladri sui social

Oltre a denunciare il furto ai carabinieri, Luciana ha deciso di tentare un’altra strada: ha pubblicato due appelli su Facebook, nel gruppo “Sei di Quinto di Treviso se...”, rivolgendosi direttamente a chi l’ha derubata. “Riportatemi i miei gioielli, se li vendete prendete poco. Per me hanno un grande valore, sono regali di mio marito, fatevi sentire, ci mettiamo d’accordo”, ha scritto nel primo messaggio.

Nel secondo post, il tono è diventato ancora più accorato: “Se sei un ladro con un po’ di cuore, non svenderle, averle perse è un grande dolore”. La speranza della donna è che almeno il gioiello più importante, quello del marito, possa essere restituito. Tuttavia, per il momento, non è arrivata nessuna risposta.