Maria Esposito: “I sacrifici di papà per farmi studiare recitazione”

Per Maria Esposito, Sophia Loren è un vero mito e sogna un giorno di poter diventare come lei. Tutti la conosciamo come Rosa Ricci nella serie tv Mare Fuori, ma in fondo è solo una “scugnizza” cresciuta nei Quartieri Spagnoli di Napoli e molto legata alla sua famiglia. Al Corriere della Sera racconta: “Mamma casalinga, il mio pilastro, papà impiegato in fabbrica, il mio grande amore. E i primi tempi lavoravo con mia sorella, la mia migliore amica, in un salone di bellezza. Alle clienti dicevo: ‘Un giorno sfilerò sul tappeto rosso’. Da ragazzina, tra i vicoli, è nata la mia arte di inventare storie”.

A 13 anni i primi provini, ma per fare questo mestiere bisogna studiare e così inizia a frequentare dei corsi di recitazione, un sacrificio che il papà fa per il suo futuro: “Ogni mattina mi faceva trovare i soldi della lezione sul tavolo della cucina. È successo tutto all’improvviso, mi sono risvegliata e mi sono ritrovata in cima. Inseguire un sogno è la salvezza, fa svanire le angosce, le ansie, le paure di non essere all’altezza del compito, quelle che a volte mi fanno sentire intrappolata nel mio corpo. In fondo io sono caratterialmente l’opposto di Rosa: sono timida, riservata... Entrare nel personaggio mi aiuta a bruciare tutti i possibili timori”.

E a proposito di Rosa, il suo personaggio subirà un’evoluzione e allo stesso tempo diventerà meno centrale: “Rosa diventa più adulta, più donna. È sola, ma deve obbedire a suo padre, Don Salvatore ormai morto, per portare avanti il ruolo di capo del clan. Cercherà alleanze che daranno via a una leadership femminile, coesa e crudele. Ma dovrà affrontare delle vicende devastanti e scoprirà delle verità scottanti”. Infine una riflessione sul successo: “Mi ha fatto crescere. Fino a poco tempo fa non sapevo relazionarmi, avevo delle difficoltà, che ho superato, vincendo i pregiudizi”.