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04 Marzo 2025
Redazione 105
Un caso eccezionale ha attirato l’attenzione della comunità scientifica e del pubblico: un’adolescente del Lesotho, un piccolo stato all’interno del Sudafrica, è rimasta incinta nonostante fosse nata senza un’apertura vaginale. Questa condizione, nota come atresia vaginale distale, è una rara anomalia congenita che colpisce circa una nascita su 10.000-15.000 e impedisce la normale canalizzazione della placca vaginale.
La giovane, di 15 anni, si è recata in ospedale lamentando forti dolori addominali. Dopo gli accertamenti medici, i dottori hanno scoperto con sorpresa che la ragazza era incinta di nove mesi e pronta al parto. Considerando la sua condizione, il bambino è stato fatto nascere tramite taglio cesareo e si è rivelato perfettamente sano, con un peso di circa 2,8 kg.
I medici si sono inizialmente trovati di fronte a un enigma, non comprendendo come potesse essere avvenuto il concepimento senza un rapporto sessuale vaginale. Dopo un’accurata indagine, la giovane ha rivelato un dettaglio sorprendente: circa nove mesi prima del parto, aveva subito ferite da arma da taglio all’addome poco dopo aver praticato sesso orale con un partner.
Secondo il resoconto della ragazza, il suo ex fidanzato l’aveva aggredita violentemente dopo averla sorpresa in compagnia di un altro ragazzo. Le ferite addominali riportate in quell’occasione hanno portato i medici a formulare un’ipotesi straordinaria: lo sperma ingerito durante il rapporto orale potrebbe essere entrato nel flusso addominale attraverso le lacerazioni, trovando infine accesso agli organi riproduttivi e permettendo una fecondazione atipica.
Ciò che rende questa vicenda ancora più incredibile è il fatto che normalmente l’acidità gastrica distrugge rapidamente lo sperma, rendendolo non vitale. Tuttavia i medici ritengono che la ragazza, essendo in stato di malnutrizione, avesse un livello di acidità gastrica ridotto, aumentando così la probabilità di sopravvivenza degli spermatozoi fino al concepimento.
Questo caso, documentato per la prima volta nel 1988 in un articolo del British Journal of Obstetrics & Gynaecology, è recentemente riemerso attirando l’attenzione dei media. L’episodio solleva domande scientifiche e mediche senza precedenti, dimostrando che, sebbene rarissime, alcune condizioni possono portare a scenari apparentemente impossibili nel campo della fertilità umana.