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"Faccio la escort per disabili, il sesso è un diritto di tutti"

Jupiter Jetson racconta il suo lavoro: "Anche loro hanno desiderio sessuale, sbagliamo a trattarli come bambini"

"Faccio la escort per disabili, il sesso è un diritto di tutti"

Credits: Getty Images

04 Marzo 2025

Redazione 105

Abbattere tabù e pregiudizi, restituire dignità e normalità alla sessualità delle persone con disabilità: è questa la missione di Jupiter Jetson, escort professionista dello Sheri’s Ranch, una delle case di appuntamenti legali del Nevada.

Jetson ha deciso di dedicarsi ai clienti con disabilità, sfidando una società che troppo spesso tende a escluderli da esperienze affettive e sessuali. "Il sesso è una parte vitale dell'essere umano, tutti meritano di farlo", spiega al DailyMail, sottolineando come molte persone vedano ancora i disabili come individui privi di desideri o bisogni intimi.

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Secondo Jetson, uno dei problemi principali è la percezione errata della sessualità delle persone con disabilità. "Le persone tendono a infantilizzare chi ha una disabilità, che sia fisica o cognitiva. Il più grande equivoco è che le persone con disabilità non desiderino il contatto umano, la gratificazione e la compagnia. Questo è un bisogno umano fondamentale, ma rimuovere la sessualità è solo un altro modo in cui la società in generale tende a disumanizzare la comunità dei disabili".

I suoi clienti hanno condizioni molto diverse: autismo, sindrome di Down, paralisi cerebrale, ferite di guerra, fino a vari gradi di paralisi. Ma ciò che li accomuna è la difficoltà nel trovare qualcuno disposto a considerarli persone con desideri e necessità reali. "Mi chiedono sorpresi: 'Mi prendi?'", racconta Jetson, rivelando quanto sia diffusa la vergogna tra chi, a causa della propria condizione, si sente escluso dal mondo delle relazioni intime.

L’incontro con ogni cliente è un’esperienza unica, che richiede un approccio delicato e su misura. "Non esiste un metodo universale di adattarsi", spiega.

  • Per chi è in sedia a rotelle, bisogna trovare posizioni confortevoli e funzionali.
  • Per chi ha l'autismo, è essenziale regolare l'ambiente: illuminazione soffusa, musica adatta, controllo dei suoni.
  • Per chi ha limitazioni motorie, serve un'attenzione particolare ai movimenti e alla gestione dello spazio.

L’obiettivo è far sentire ogni cliente a proprio agio, senza forzature.

Nonostante la sua apertura e la volontà di adattarsi a ogni situazione, Jetson ha un limite chiaro: "Ho bisogno di un consenso entusiasta, anche se non è il consenso entusiasta meglio formulato. Non devi essere completamente verbale, ma devi esprimere il desiderio di prendere parte a ciò che sta succedendo".

Il suo lavoro va oltre la semplice prestazione: aiuta le persone con disabilità a sentirsi accettate e desiderate, a sperimentare un'intimità che spesso viene loro negata dalla società. E mentre molti la criticano, lei è convinta di una cosa: tutti hanno diritto a vivere la propria sessualità, senza eccezioni.

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