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07 Marzo 2025
Redazione 105
Cosa porterà alla fine della vita sulla Terra? Una domanda che ha affascinato scienziati e studiosi per secoli. Un nuovo studio dell’Università di Bristol, pubblicato su Nature Geoscience, ha cercato di dare una risposta, individuando una possibile estinzione di massa tra 250 milioni di anni.
I ricercatori sostengono che il pianeta, in futuro, potrebbe diventare troppo caldo e arido per sostenere la vita. Il principale responsabile sarebbe la fusione dei continenti in un’unica enorme landa deserta, combinata con un forte aumento della temperatura globale e un incremento di CO₂ nell’atmosfera.
Utilizzando modelli climatici avanzati, il team di ricerca ha previsto che la fusione delle placche tettoniche porterà alla formazione di un supercontinente, il quale altererà radicalmente il clima terrestre.
Il professor Alexander Farnsworth, autore principale dello studio, ha spiegato:
"Il nuovo supercontinente creerebbe una combinazione devastante di fattori: aumento delle temperature, un sole più caldo e livelli di CO₂ alle stelle. Il risultato sarebbe un pianeta quasi interamente inabitabile, privo di fonti di cibo e acqua".
Secondo lo studio, le temperature potrebbero superare i 50°C in molte aree, con livelli di umidità insostenibili per la maggior parte delle specie, inclusi gli esseri umani.
Sebbene questo scenario riguardi un futuro lontano, gli scienziati avvertono che il cambiamento climatico attuale è un problema immediato. Il Doomsday Clock, il simbolico Orologio dell’Apocalisse, è stato aggiornato a 89 secondi dalla mezzanotte, segnalando che l’umanità è più vicina che mai a una crisi globale.
La dottoressa Eunice Lo, coautrice dello studio, ha sottolineato: "Anche se parliamo di un pianeta inabitabile tra 250 milioni di anni, oggi stiamo già vivendo eventi climatici estremi che mettono a rischio la salute umana. È cruciale ridurre le emissioni di gas serra ora, prima che sia troppo tardi".
Mentre l’estinzione totale della vita sulla Terra è ancora lontana, il riscaldamento globale e il cambiamento climatico stanno già avendo effetti devastanti. La ricerca ci ricorda che il vero problema non è cosa accadrà tra milioni di anni, ma come affrontiamo oggi la crisi climatica.