Federica Pellegrini: “Nascondevo Matteo Giunta nel bagagliaio”

Federica Pellegrini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha rivelato un lato più intimo e nascosto della sua vita oltre lo sport. Una vita non sempre semplice, ma fatta anche di tanti sacrifici non solo da parte sua: “Forse non avrei retto così a lungo senza i miei genitori a coprirmi le spalle. Fin da piccola mi hanno trasmesso la passione per lo sport e lo spirito di sacrificio: mia madre si svegliava alle 5.30 per portarmi in piscina, poi a scuola e di nuovo in piscina. Hanno creduto in me senza l’ossessione di farmi diventare per forza una campionessa”.

Il successo è arrivato molto precocemente, con il primo podio a soli 15 anni: “Non pensavo di qualificarmi per un’Olimpiade a 15 anni. L’argento è stato un bivio, nessuno di noi era pronto a quell’impatto: interviste, sponsor, manager... Poi i tanti momenti difficili: problemi alimentari, crisi di panico, la perdita del mio mentore Alberto Castagnetti”. 

Federica parla dei problemi con il proprio corpo che l’hanno accompagnata per anni: “Vivere sotto i riflettori durante l’adolescenza non è stato facile. Soprattutto stando in costume 24 ore su 24. Vedevo il mio corpo cambiare e non mi riconoscevo più”. A salvarla, ancora una volta, è stato l’amore per il nuoto: “Dopo la morte di Alberto volevo smettere, la passione per il nuoto mi ha riportata in acqua. Anche perché lui avrebbe voluto così”.

Grazie al nuoto ha conosciuto anche Matteo Giunta, suo marito e papà della loro figlia Matilde. Eppure all’inizio Federica ha voluto per tanto tempo tenere tutto nascosto: “A Verona lo nascondevo nel bagagliaio per sfuggire ai paparazzi appostati fuori dalla piscina. Siamo stati bravi e sempre professionali. Lui anche troppo, finché non è stato sicuro che potesse essere una cosa seria, se l’è tirata tantissimo”. Anche il momento in cui il suo storico record è stato battuto è stato gestito con astuzia: “Sentivo che sarebbe successo ai Mondiali di Fukuoka 2023, così ho spostato l’attenzione annunciando la mia gravidanza il giorno stesso. Ho giocato d’anticipo”.