Tutto News
26 Marzo 2025
Redazione 105
La storia dell’universo, secondo la scienza, è iniziata con un Big Bang 13,8 miliardi di anni fa e da allora lo spazio non ha mai smesso di espandersi. Tuttavia, le ultime osservazioni cosmologiche stanno mettendo in dubbio una delle certezze dell’astrofisica: e se l’universo stesse preparando un gigantesco collasso?
L’ipotesi prende il nome di Big Crunch, e descrive uno scenario in cui, invece di espandersi all’infinito, l’universo inizierebbe a contrarsi, riportando tutta la materia in un punto denso e incandescente, al contrario del Big Bang. Il responsabile potrebbe essere lui: il più grande mistero del cosmo, l’energia oscura.
Questa forza, che rappresenta circa il 70% dell’universo, è ritenuta la causa dell’espansione accelerata dello spazio. Ma secondo i dati più recenti raccolti dallo strumento DESI (Dark Energy Spectroscopic Instrument), installato in Arizona, l’energia oscura potrebbe non essere una costante come si pensava. Analizzando 15 milioni di galassie con la più grande mappa 3D mai creata del cosmo, gli scienziati hanno rilevato variazioni nell’intensità dell’espansione.
Se l’energia oscura stesse davvero indebolendosi, la gravità potrebbe tornare a dominare, rallentando l’espansione e avviando un processo inverso. Questo porterebbe, con il tempo, a una implosione dell’universo, in cui stelle, pianeti e galassie collasserebbero in un punto unico, con temperature tanto elevate da distruggere gli atomi stessi.
Per ora, il Big Crunch resta solo un’ipotesi teorica, ma i nuovi dati costringono la comunità scientifica a rivedere i modelli cosmologici attuali. E ci ricordano quanto, nel grande teatro dell’universo, siamo ancora spettatori di un mistero molto più grande di noi.