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Pasquetta, tra fede e tradizione: ecco perché si festeggia

Gite, grigliate e storia: tutto quello che (forse) non sai sul Lunedì dell’Angelo

Pasquetta, tra fede e tradizione: ecco perché si festeggia

Credits: Getty Images

31 Marzo 2025

Redazione 105

Quando si dice Pasquetta, si pensa subito a picnic, gite fuori porta e grigliate in compagnia. Ma dietro questa giornata all’insegna del relax si nasconde una storia che affonda le radici nella tradizione cristiana e nella cultura popolare italiana.

Le origini religiose del Lunedì dell’Angelo

Nel calendario liturgico, il lunedì successivo alla Pasqua è noto come Lunedì dell’Angelo. Il motivo? Secondo i Vangeli, proprio in quel giorno, un angelo apparve alle donne giunte al sepolcro di Gesù, annunciando loro la resurrezione. Un momento decisivo, che la Chiesa ha voluto ricordare con una giornata speciale, dedicata alla memoria di questo annuncio.

Perché si chiama “Pasquetta”?

Il nome “Pasquetta” non compare nei testi religiosi: è un termine popolare, il diminutivo affettuoso di Pasqua, usato per indicare questo prolungamento festivo. La ricorrenza è stata ufficialmente riconosciuta come giorno festivo in Italia solo nel dopoguerra, per consentire ai cittadini di godersi una giornata in più di riposo.

La tradizione della scampagnata

Ma da dove nasce l’usanza della gita fuori porta? Una possibile spiegazione è legata al racconto dei discepoli in cammino verso Emmaus, che avrebbero incontrato Gesù risorto proprio in viaggio. Da lì, l’abitudine tutta italiana di passare Pasquetta all’aria aperta, tra natura, amici e barbecue.

Tra fede, amici e buona cucina

Che tu scelga il mare, la montagna o semplicemente il giardino di casa, Pasquetta resta una giornata speciale, dove si mescolano spiritualità, tradizione e condivisione. Un’occasione perfetta per riscoprire il gusto dello stare insieme, tra una grigliata e una risata.

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