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Credits: Getty Images
04 Aprile 2025
Redazione 105
Spuntano quando si è ormai adulti, spesso causando dolore e fastidi, ma i denti del giudizio hanno in realtà una lunga e interessante storia da raccontare. Noti anche come terzi molari, questi denti compaiono in genere tra i 17 e i 25 anni, proprio in quel periodo in cui, secondo la tradizione, si dovrebbe iniziare ad avere un po’ di… giudizio.
Oggi, per molti, sono solo un appuntamento con il dentista, ma un tempo rappresentavano un elemento cruciale della dentatura umana. I nostri antenati, abituati a cibi crudi, duri e fibrosi, avevano bisogno di una mascella più robusta e completa per garantire una masticazione efficace. Con il passare dei secoli, però, tutto è cambiato: la dieta è diventata più morbida grazie alla cottura e agli utensili, e la mascella si è ridotta.
Il risultato? In molte persone non c’è più abbastanza spazio per questi denti extra, che possono causare affollamento dentale, infiammazioni e altri disturbi. Alcuni non li sviluppano affatto, altri solo in parte. E quando si fanno strada, spesso lo fanno con dolore.
Nonostante ciò, i denti del giudizio non sono del tutto inutili. Oltre a rappresentare un interessante fossile vivente nella nostra bocca, possono essere perfettamente funzionanti se crescono nel modo giusto e vengono curati correttamente.
Insomma, anche se oggi sembrano fuori tempo massimo, i denti del giudizio restano una testimonianza dell’adattamento umano nel corso dei millenni.