“Sono arrivata vergine al matrimonio, ma non possiamo fare l’amore”

Sarah Jones-Green ha scelto consapevolmente di conservare la sua verginità fino al matrimonio, convinta che l’intimità con il proprio partner dovesse arrivare solo dopo il grande “sì”. A 44 anni, ha coronato il sogno d’amore con Martin, conosciuto durante il lockdown, e tutto sembrava pronto per una favola moderna. Ma la realtà ha preso una piega inaspettata.

La prima notte di nozze, attesa per anni, si è rivelata un incubo. Durante il tentativo di consumare il matrimonio, Sarah ha avvertito un dolore intenso che ha reso il rapporto impossibile. Dopo una visita medica, ha ricevuto la diagnosi di imene imperforato, una condizione congenita rara che blocca fisicamente la penetrazione. L’unica soluzione è un intervento chirurgico, che Sarah sta ora programmando privatamente, dopo mesi di attesa nel sistema sanitario nazionale britannico.

“Avevamo atteso con amore questo momento, ma è stato devastante. Non sapevo di avere questa condizione”, ha raccontato Sarah al New York Post.

Nonostante tutto, Sarah e Martin sono più uniti che mai. Lui, paziente e premuroso, non ha mai esercitato pressioni. La coppia sogna ancora di poter avere figli e spera che, dopo l’operazione, possa finalmente vivere la piena intimità coniugale.

“Ho comprato un nuovo completo di lingerie bianca, sperando di ricreare la nostra notte di nozze” - dice Sarah con ottimismo - “Ci amiamo profondamente, e so che quando finalmente potremo fare l’amore, sarà ancora più speciale”.

Condividere la propria storia, racconta, è stato un atto di coraggio per dare voce a chi vive esperienze simili. “Spero di aiutare altre donne che, come me, hanno scoperto troppo tardi questa condizione”.