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Credits: Instagram @borgheseale
08 Aprile 2025
Redazione 105
Alessandro Borghese si racconta in un’intervista a Il Giorno, a partire dall’essere un uomo di mondo, avendo vissuto in svariate città in Italia e all’estero. Eppure: “Sono romanissimo sotto tanti punti di vista ma ho un’attitudine milanese. Milano è l’unico luogo in cui sono preciso, puntuale”.
Complici del suo peregrinare sono anche le navi da crociera, la vera svolta per la sua carriera da chef: “È stata la mia università galleggiante gastronomica. Ho viaggiato per il mondo, ho conosciuto tante persone: tre anni a bordo, sono maturato e mi sono anche divertito”. Sulla Achille Lauro ha rischiato di morire per un incendio, come più volte ha spiegato: “Sono stato per tre giorni e tre notti su un canotto. È stata durissima”.
A Milano, dove si è stabilito per amore della moglie Wilma Oliverio, con cui è sposato da ben 17 anni e che ha conosciuto proprio nel capoluogo meneghino: “Ero a Milano per un’intervista. E chi mi doveva intervistare si chiamava Wilma. Un nome che mi ha incuriosito, mi suonava molto antico. Quando l’ho vista, devo dire che Wilma non era per niente antica. Lei ha lavorato anche in tv. Io non sono mai stato fidanzato ufficialmente, avevo storielle. Lei dopo 6 mesi l’ho sposata”.
Insieme hanno due figlie Arizona, nata nel 2012 e Alexandra nel 2016, di cui Borghese è “gelosissimo”. Non impedisce loro comunque di uscire: “Nooo, mi do i pizzicotti per stare zitto e le lascio fare”. Prima di conoscere Wilma ha avuto un altro figlio che però non ha mai conosciuto: “Ha 19 anni. Ho saputo di essere padre molto tempo dopo la sua nascita. L’ho riconosciuto e sono tuttora un puntuale sostenitore. Non ho avuto il modo di conoscerlo, l’ho visto su Internet”.