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Primo Maggio, perché è la Festa dei Lavoratori: origini e storia

Dalle proteste per le otto ore di lavoro ai cortei di oggi: ecco la storia della festa che celebra chi lavora, ogni anno il 1° maggio

Primo Maggio, perché è la Festa dei Lavoratori: origini e storia

Credits: Getty Images

27 Aprile 2025

Redazione 105

Ogni anno, il Primo Maggio si celebra la Festa dei Lavoratori, giornata simbolo delle lotte operaie e dei diritti conquistati nel tempo. Ma qual è l’origine di questa ricorrenza riconosciuta in tutto il mondo?

Le radici negli Stati Uniti e la rivolta di Haymarket

Tutto iniziò nella seconda metà dell’Ottocento, durante la Rivoluzione Industriale, quando i lavoratori iniziarono a reclamare giornate lavorative più brevi. Il 1° maggio 1886, negli Stati Uniti, fu indetto uno sciopero nazionale per le otto ore lavorative. A Chicago, una manifestazione sfociò in violenti scontri con la polizia: la rivolta di Haymarket del 4 maggio portò alla morte di diversi agenti e operai, e quattro manifestanti furono impiccati dopo un processo controverso.

Dalla Seconda Internazionale alla festa globale

Nel 1889, la Seconda Internazionale Socialista istituì ufficialmente il 1° maggio come giornata dei lavoratori, in memoria dei “martiri di Haymarket”. Dal 1890, la ricorrenza si diffuse a livello mondiale, diventando festa nazionale in molti Paesi.

In Italia, fu celebrata per la prima volta nel 1891, sospesa durante il fascismo e ristabilita nel 1945. Oggi, oltre ai cortei e alle manifestazioni sindacali, è nota per il Concertone di Roma, evento musicale organizzato da CGIL, CISL e UIL in Piazza San Giovanni.

Nonostante l’origine americana, negli Stati Uniti la festa del lavoro si celebra a settembre, su decisione politica per evitare legami con le proteste sindacali radicali.

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