Tutto News

Censori consenziente sui suoi look estremi? Cosa dice una psicologa

C’è chi la vede come una donna libera e provocatoria, e chi invece legge i suoi gesti come segni di sottomissione

Censori consenziente sui suoi look estremi? Cosa dice una psicologa

Credits: Getty Images

14 Aprile 2025

Redazione 105

Negli ultimi mesi quello di Bianca Censori è diventato un nome centrale nei dibattiti sulla moda e sull’autonomia femminile, soprattutto per via dei suoi look estremamente audaci sfoggiati in pubblico. Il caso più eclatante è stato quello dei Grammy Awards, dove si è presentata con un abito trasparente, privo di biancheria, che ha fatto molto discutere. Questo stile provocatorio, che ha segnato una netta evoluzione rispetto al passato, viene spesso associato all’influenza del suo compagno, Ye.

Le parole della ex di West 

Molti si chiedono se queste scelte di stile siano davvero consapevoli o se rappresentino piuttosto una forma di imposizione da parte del rapper. A esprimere dubbi sono stati anche i genitori della modella, che avrebbero manifestato preoccupazione, suggerendo che Bianca non agisca in piena libertà. 

A rafforzare questa tesi è anche la testimonianza dell’ex di Ye, Amber Rose, che ha dichiarato: “È sicuramente Kanye a vestirla così. Ha fatto la stessa cosa con me. Vuole che altri uomini desiderino la sua donna. È questo che gli piace. Gli piace che gli uomini sbavino per la sua donna. Vuole che tutti, quando entrano in una stanza, pensino che la sua donna sia la più desiderabile. Io odiavo farlo, mi ribellavo”.

Il parere della psicologa

Sulla questione è intervenuta anche la psicologa Channa Bromley, che ha analizzato il comportamento di Bianca in pubblico. Secondo l’esperta, l’abbigliamento non è mai solo un fattore estetico, ma una vera e propria forma di comunicazione. In particolare ha evidenziato alcuni segnali non verbali – come microespressioni di disagio, mancanza di spontaneità e un certo distacco emotivo – che farebbero pensare a un’influenza esterna.

Queste le sue parole: “Nelle relazioni di controllo, i codici di abbigliamento possono servire sia come prova di sottomissione che come dimostrazione di proprietà. Più il cambiamento è estremo, più è probabile che sia sintomo di qualcosa di più profondo di una semplice evoluzione dello stile. La mancanza di naturale sicurezza, la robotica accondiscendenza, l’espressione assente, non trasmettono l’idea di una donna pienamente consapevole delle proprie azioni”.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su