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Il viola: il colore che non esiste (ma che vediamo tutti)
Non fa parte dell’arcobaleno, non ha una lunghezza d’onda propria, eppure lo vediamo: ecco perché il viola è un’illusione
Non tutto ciò che vediamo corrisponde a qualcosa di reale. Tra le tante illusioni della percezione umana, ce n’è una che riguarda un colore molto diffuso, presente nella moda, nell’arte, nel design… ma assente in natura.
Si tratta di un caso curioso: questo colore non compare nelle lunghezze d’onda della luce visibile, eppure il nostro cervello lo riconosce, lo nomina e lo distingue chiaramente dagli altri.
Un colore creato dalla mente
Il fenomeno si verifica quando gli occhi ricevono stimoli luminosi rossi e blu contemporaneamente: non potendo processarli separatamente, il nostro sistema visivo crea un colore “ibrido”. Questo colore non ha una sua posizione nello spettro della luce come il giallo o il verde, ma nasce da una fusione mentale. È quindi il cervello a “inventarlo”, per colmare un vuoto sensoriale.
Esistono anche altri colori “invisibili”
Secondo l’European Space Agency, non è l’unico caso: “Esistono colori che i nostri occhi non riescono a vedere, come l’infrarosso e l’ultravioletto, che si trovano oltre i limiti dello spettro visibile”.
In sostanza, il mondo che percepiamo è solo una parte della realtà, filtrata dai limiti biologici dell’occhio umano. Alcuni colori non esistono in senso fisico, ma sono il risultato di meccanismi percettivi complessi. E il nostro cervello, ancora una volta, si dimostra un brillante illusionista.