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16 Aprile 2025
Redazione 105
Le sue parole hanno attraversato decenni tra fede, scetticismo e mistero. Oggi, a quasi trent’anni dalla sua morte, le profezie di Baba Vanga tornano a far discutere. Secondo quanto previsto dalla celebre sensitiva bulgara, il 2025 sarebbe stato segnato da terremoti devastanti, una nuova guerra in Europa e una crisi economica globale.
Gli eventi sismici registrati nelle ultime settimane sembrano dar peso a quanto predetto. In Myanmar, già martoriato da una lunga crisi interna, si sono verificate scosse violente che hanno peggiorato la situazione del Paese. Negli Stati Uniti, in particolare nel Nevada, si sono contati quattro terremoti ravvicinati, il più forte dei quali ha raggiunto una magnitudo di 4.0.
Ma è nell’Oceano Pacifico che la situazione è apparsa più critica: in Tonga, un sisma di magnitudo 7.1 ha fatto scattare l’allerta tsunami, portando le autorità a ordinare evacuazioni nelle zone costiere.
Oltre ai terremoti, Baba Vanga aveva parlato di un possibile conflitto in Europa con conseguenze mondiali. Sebbene la situazione geopolitica sia già tesa, molti si interrogano se il 2025 possa davvero diventare l’anno in cui questa visione si concretizzerà. A ciò si aggiunge la previsione di una grave crisi economica, che – in un contesto internazionale incerto – fa temere nuove turbolenze finanziarie.
Soprannominata la "Nostradamus dei Balcani", Baba Vanga ha lasciato in eredità un lungo elenco di predizioni. E se molte sono rimaste solo suggestioni, alcune sembrano oggi drammaticamente attuali.