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credits: Getty Images
17 Aprile 2025
Redazione 105
Tracey Cox sul MailOnline ha esplorato il mondo del BDSM dal punto di vista maschile, focalizzandosi su quegli uomini che vivono le proprie fantasie sessuali in segreto. Molti si trovano infatti a nascondere una parte profonda e potente della loro identità. Una parte che non riescono a condividere con la propria compagna per paura di essere giudicati, rifiutati o addirittura abbandonati.
È così che finiscono nello studio di una dominatrice professionista, alla ricerca di un equilibrio tra il bisogno di sottomettersi e la volontà di non distruggere la propria famiglia. Ed è proprio le loro storie che racconta la Cox, riportando testimonianze reali di uomini – alcuni sposati con figli – che conducono una doppia vita ma anche di alcune dominatrici. Molti di loro non desiderano tradire in senso fisico le loro mogli, ma sentono un bisogno psicologico e sessuale di sottomissione, dolore o umiliazione che non riescono a reprimere.
Per questi uomini le sessioni con le dominatrici non sono sesso nel senso convenzionale: non ci sono rapporti fisici o baci, ma frustate, umiliazione verbale, giochi di potere estremi. Eppure tutti riconoscono che si tratta comunque di un tradimento emotivo, perché vivono un’intimità segreta e potente con un’altra persona.
Tra di loro c’è Ivan, 37 anni, che ha iniziato il suo percorso nel BDSM poco più che ventenne, ma le sue radici sono molto più lontane. “Avevo circa sette anni quando i miei genitori mi chiusero in camera perché avevo fatto qualcosa che non avrei dovuto. Mi sentii in colpa e iniziai a sbattere la testa contro il muro per punirmi. Mi sentii stranamente bene”.
La scoperta del piacere nel dolore si è poi consolidata con la sua prima ragazza: “Lo faceva per scherzo ed è rimasta scioccata quando ho avuto un orgasmo rapido e intenso per questo”. Oggi la sua compagna conosce questa parte di lui, ma non la condivide: “Ha chiarito che non era interessata, ma ha detto che quello che facevo nel mio tempo libero erano affari miei”. Nel tempo Ivan ha trovato conforto nel mondo BDSM, un luogo in cui lui – come tanti altri – si sente abbastanza sicuro da togliersi la maschera.
Geoff, 44 anni, è sposato e padre. Sua moglie non sa nulla della dominatrice che frequenta da anni. “Mi frusta, mi sale sulla schiena con i tacchi a spillo, mi mette dei pesi sui testicoli e mi insulta e mi umilia verbalmente”. Nonostante l’assenza di baci e di sesso vero e proprio, riconosce il tradimento: “È pur sempre un tradimento, perché condividere qualcosa di così intimo è un tradimento”.
Come detto ci sono anche le testimonianze delle dominatrici come Mistress Vivienne, 38 anni, che lavora a Londra e spiega come sta davvero la realtà dietro gli stereotipi: “Il mito più grande è che io faccia sesso con questi uomini. Non è così. Conservano l’esperienza e la usano per alimentare future sessioni di masturbazione o per i rapporti sessuali con la moglie”. Molti dei suoi clienti sono uomini rispettabili, spesso sposati e proprio per questo: “Vengo pagata tanto per la mia discrezione quanto per il servizio che fornisco”.