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18 Aprile 2025
Redazione 105
Le mosche sono insetti che, nonostante la loro reputazione sgradevole, svolgono ruoli fondamentali nel nostro ecosistema. Spesso sottovalutate, queste creature sono delle importanti impollinatrici. A differenza delle api, le mosche possono impollinare anche ad altitudini elevate, dove altri insetti potrebbero avere difficoltà. Inoltre sono in grado di trasportare polline da un fiore all’altro, contribuendo così all’impollinazione di numerose colture alimentari, come il cacao, il mango e l’avocado.
Un’altra funzione fondamentale delle mosche è il loro ruolo di decompositori. Si nutrono di sostanze in decomposizione, come carcasse di animali morti o rifiuti organici. Questo comportamento previene l’accumulo di materia in putrefazione, contribuendo a mantenere l’ambiente pulito e privo di cattivi odori. Senza di loro, vivremmo in un mondo più sporco e a rischio di malattie, dato che le mosche aiutano a ridurre lo spreco alimentare e la spazzatura.
Le mosche, inoltre, hanno un’importante applicazione in ambito scientifico. Sin dal XIII secolo, le loro larve sono state utilizzate nelle indagini criminali per determinare il tempo della morte. Le mosche carnarie e le mosche domestiche sono particolarmente utili in questo processo, poiché la loro crescita e lo sviluppo delle larve sulla scena di un crimine offrono indizi precisi per stimare quanto tempo sia trascorso dalla morte.
Un altro utilizzo sorprendente delle mosche riguarda la medicina. Le larve di mosca carnaria sono impiegate per curare ferite infette o croniche, come quelle causate dal diabete o dalle piaghe da decubito. Queste larve, infatti, mangiano il tessuto necrotico e grazie alla loro saliva antibatterica, aiutano a pulire la ferita e favorire la guarigione. Questo trattamento, pur essendo antico, è stato approvato dalla FDA e ha dimostrato di ridurre drasticamente la necessità di amputazioni, con una riduzione del 50-70%.
Le mosche sono insetti ectotermi, il che significa che la loro temperatura corporea dipende da quella dell’ambiente circostante. Durante l’estate, con l’aumento delle temperature, la loro attività cresce notevolmente. Questo è il motivo per cui le vediamo più frequentemente in questo periodo dell’anno, mentre in inverno tendono a essere meno attive o addirittura assenti.