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credits: Getty Images
22 Aprile 2025
Redazione 105
C'è sempre curiosità quando Lionel Messi si racconta. E stavolta, lo ha fatto con una serie di rivelazioni che hanno sorpreso anche i fan più attenti. In un’intervista rilasciata su YouTube al canale Simplemente Fútbol, il fuoriclasse argentino ha ripercorso momenti cruciali della sua carriera e parlato di ciò che sarebbe potuto accadere dopo la vittoria della Coppa del Mondo.
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“Dopo la Coppa del Mondo, non mi vedevo giocare per nessun’altra squadra europea se non per il Barcellona. Il mio obiettivo era tornare. Tornare a casa mia, dove tutto è iniziato. Ma purtroppo non è stato possibile”, ha spiegato con rammarico.
Ha poi aggiunto: "Penso che andare al Barcellona mi abbia aiutato a crescere molto, imparando tante cose diverse sul gioco che non avevo in Argentina".
Il campione ha scelto di voltare pagina lasciando il PSG, per iniziare un capitolo inedito negli Stati Uniti. “La decisione di venire qui è stata puramente una decisione di famiglia. Siamo venuti negli Stati Uniti, a Miami, per vivere questa nuova esperienza”.
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E poi, la dichiarazione che ha spiazzato tutti: l’allenatore più importante per lui non è Guardiola, ma Frank Rijkaard. “Sono sempre grato per il trattamento ricevuto da Ronaldinho, Deco, Eto'o, Silvinho, Xavi, Iniesta, che è già lì, Puyol... Rijkaard è stata la persona più importante per me, mi ha dato spazio, se non fosse stato per lui…”
Pur riconoscendo l’importanza di Guardiola nel suo percorso, Messi spiega: “Stare con Guardiola mi ha permesso di padroneggiare il gioco e la tattica”.
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E con i 38 anni alle porte, la voglia di competere non sembra svanire: “Non ho dubbi che continuerò a competere. Questa natura non mi abbandonerà mai... Amo vincere e competere”.