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credits: Getty Images
23 Aprile 2025
Redazione 105
Drew Barrymore si è raccontata intervistato dal Corriere della Sera. Il suo rapporto con il cinema va ben oltre la sua enorme carriera, dato che ha anche alle spalle una famiglia tutta di attori. Non per nulla ha iniziato a lavorare da piccolissima in questo mondo: “A 11 mesi ero davanti alla macchina da presa per uno spot”.
A cinque anni il primo film, a sette anni è famosa in tutto il mondo grazie al ruolo Gertie in E.T. una pellicola che poi ha fatto vedere ai suoi figli, anche se: “Forse erano un po’ troppo piccoli, così non gliel’ho riproposto. Lo capiranno da soli, al momento giusto. A pensarci bene, è un film che, ancora oggi, in certi passaggi può risultare un po’ spaventoso per dei bambini”
Tutto in fretta, troppo in fretta. Anche i problemi arrivano fin da piccola. A nove anni il primo incontro con l’alcol, poi le droghe. A 13 anni, dopo un tentato suicidio, il ricovero per un anno e mezzo. A 15 anni vive già da sola, poi di nuovo il successo con gli anni ‘90 e Duemila che la rendono un’icona sexy. Oggi a 50 anni è mamma e conduce il Drew Barrymore Show e non potrebbe chiedere di meglio: “È il momento più felice della mia vita. Non ho alcun problema con l’invecchiamento”.
Certo non è stato semplice superare tutto questo: “Sì, ci penso spesso e mi sento fortunata. A volte nemmeno io capisco come sia possibile essere ancora qui, dopo quarantanove anni di carriera. Forse perché amo davvero quello che faccio. Alle volte lavoro così tanto che perdo la voce, e pur di non dare forfait resto in silenzio con un cartello: ‘riposo vocale’ Tanti ridono, ma mi serve per ricaricarmi. E quando sei autentica, chi lavora con te e il pubblico lo percepisce”.
Nel corso dell’intervista confessa di amare “tutto dell’Italia”: “Ho adorato la Sicilia orientale: Taormina e la Val di Noto. Ora voglio visitare la parte occidentale e Palermo. Amo viaggiare. Il viaggio è stato il mio più grande maestro: nutre l’anima, lascia i ricordi più belli. È il modo migliore per imparare, assieme ai libri. Ti cambia. Capisci davvero come funziona il mondo: le persone hanno regole, religioni, abitudini diverse, ma possono convivere”.
Infine conclude con una riflessione sulla sostenibilità di cui si fa paladina. “Amo la natura. Mi ispira. Penso, ad esempio, all’isola di Ocean Cay, alle Bahamas: un sito industriale abbandonato che la famiglia Aponte ha trasformato, ricreando la barriera corallina. Io mi sento come quell’isola: anche se hai avuto un passato difficile, puoi avere un futuro felice. Dobbiamo fare qualcosa per l’ambiente. Lo dobbiamo ai nostri figli”.