Tutto News
Credits: Getty Images
30 Aprile 2025
Redazione 105
Chi l’avrebbe detto che un semplice piatto di pasta potesse essere tanto potente da scatenare emozioni simili a quelle suscitate da un ricordo felice? Secondo una recente ricerca del “Behavior & Brain Lab” dell’Università IULM, questo alimento così amato non è solo buono: è anche un toccasana per l’anima.
Lo studio ha coinvolto un gruppo di volontari analizzando le loro reazioni cerebrali durante l’assaggio della pasta. Il risultato? L’esperienza emotiva è intensa e positiva, tanto da superare quella legata ad attività piacevoli come ascoltare musica o vedere un gol della propria squadra preferita. Grazie a tecnologie neuroscientifiche avanzate, i ricercatori hanno tracciato l’effetto della pasta su frequenza cardiaca, espressioni facciali e risposta emotiva.
Non si tratta solo di gusto. La pasta è stata identificata come il comfort food per eccellenza: un cibo che consola e rassicura, spesso consumato in momenti di gioia, in famiglia o con amici. Secondo i dati raccolti, la maggior parte dei partecipanti associa la pasta a parole come “felicità”, “Italia”, “buona”. E quando si chiede quando viene mangiata, la risposta più comune è: “Quando sono felice”.
La forza della pasta sta nella sua capacità di evocare ricordi legati alla convivialità. Il sapore di un piatto preparato dalla nonna o una cena domenicale in famiglia diventano esperienze emotive che si riattivano nel cervello con ogni assaggio. Questa connessione tra memoria e gusto stimola un senso di benessere che può durare anche dopo il pasto. Non è un caso se l’Italia resta il paese con il più alto consumo pro capite: la pasta, oltre che saziarci, ci rende felici.