TUTTO NEWS
30 Aprile 2025
Redazione 105
Una domanda che incuriosisce molti, soprattutto in questi momenti di transizione in vista del Conclave, è: quanto guadagna il Papa? In un mondo dove ogni figura pubblica ha un salario, sembrerebbe logico pensare che anche il pontefice riceva una retribuzione. Eppure, la realtà del Vaticano è ben diversa.
A differenza di altri capi di Stato o leader religiosi, il Papa non riceve alcuno stipendio personale. Non esiste una busta paga, né un conto bancario a suo nome. Le sue necessità quotidiane – vitto, alloggio, trasporti, cure mediche – sono completamente coperte dallo Stato Vaticano, ma senza che vi sia un guadagno personale.
Papa Francesco in particolare ha voluto dare un segnale forte, rifiutando privilegi e lusso, in linea con la sua idea di una Chiesa vicina ai poveri. Fin dall’inizio del suo pontificato, ha scelto di risiedere nella Casa Santa Marta piuttosto che negli appartamenti pontifici, optando per uno stile di vita semplice e austero.
Diverso il discorso per i membri della Curia Romana. I cardinali, infatti, percepiscono uno stipendio mensile, generalmente compreso tra i 4.000 e i 5.000 euro netti. Tuttavia, durante la crisi finanziaria post-pandemia, lo stesso Papa Francesco ha deciso di intervenire con tagli del 10%, proprio per dare l’esempio e ridurre il deficit del bilancio vaticano.
Anche altri religiosi hanno subito riduzioni salariali tra il 3% e l’8%, ma l’iniziativa non ha toccato i lavoratori laici né i dipendenti a basso reddito, a conferma della volontà di tutelare i più fragili e responsabilizzare solo i vertici.
Il fatto di non avere un vero e proprio stipendio fa riflettere su come ricoprire il ruolo di Papa non equivalga a fare carriera o ricevere benefit. Si tratta di una missione spirituale, non di un impiego. E proprio per questo motivo, Papa Francesco ha incarnato un modello controcorrente, lontano dal concetto di potere associato al denaro. La sua scelta rappresenta un’eredità etica per il suo successore, un messaggio chiaro: essere Papa non significa arricchirsi, ma servire con umiltà. E in un mondo dominato dall’apparenza, questa coerenza è forse il suo gesto più rivoluzionario.