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Credits: TikTok @giovannimuciaccia
30 Aprile 2025
Redazione 105
Giovanni Muciaccia si è raccontato al Corriere della sera alla vigilia del debutto teatrale con Ieri, oggi e domani. Tutti ce lo ricordiamo come il volto iconico di Art Attack, il programma cult andato in onda tra il 1998 e il 2018, e che lo ha reso uno dei pilastri della tv per ragazzi.
Nonostante questo, però, ci sono state delusioni davvero cocenti che lo hanno segnato. Ha infatti confessato: “Mi è dispiaciuto tantissimo quando la Rai mi ha fatto fuori senza motivo. Era il Natale del 2019, mi aggiravo come uno zombie tra viale Mazzini e viale Clodio. Il direttore Carlo Freccero chiuse improvvisamente ‘Cinque cose da sapere’ e La porta segreta. È stato uno choc”.
Nessun preavviso, nessuna spiegazione. “Non l’ho mai nemmeno incontrato, né ricevuto una telefonata. È stato molto scorretto. Un direttore non dovrebbe poter cancellare programmi di divulgazione come se fossero palinsesto usa e getta”. Muciaccia non si è lasciato abbattere e si è dato una seconda possibilità in altri ambiti. “Avevo già messo da parte qualcosa e mi ero costruito una vita fuori dalla tv: scrivo, porto in scena spettacoli sull’arte, partecipo a eventi”.
Il pubblico, comunque, gli è rimasto fedele: “Vivo ancora di Art Attack. Ho un pubblico di tre generazioni che mi segue con affetto”. Ma come è iniziato tutto? “Mi contattarono nel 1998 per condurre l’edizione italiana del format della BBC. Giravamo a Londra, con colleghi da tutto il mondo. Nessuno capiva l’italiano: per gli stacchi dovevo mimare gli oggetti”. Il successo fu enorme: “Sembrava cucito su di me, ma in realtà era un vestito già pronto. L’ho fatto mio grazie alla voce, al teatro, alla passione per l’arte”.
Da quel momento ha preferito scegliere con cura i progetti a cui partecipare. “Mi hanno offerto ‘L’Isola dei Famosi’ quattro volte, ho sempre detto no: non si mangia! Negli anni ‘90 ho toccato il fondo, vendetti anche la moto per vivere, ma ho imparato a risparmiare”. Oggi vive nella campagna romana con la moglie e i figli. “Abbiamo prugne, olive, solo prodotti bio. Viviamo semplicemente”. Non senza qualche brivido: “Faccio kite surf, e ho rischiato di morire tre volte. Una nel canale d’Otranto, due all’estero: non riuscivo a tornare a riva”.
Nel suo spettacolo Ieri, oggi e domani, Muciaccia racconta l’Italia che cambia: “Dall’infanzia alla tecnologia, con leggerezza ma anche profondità. Parlerò anche dell’intelligenza artificiale. Il mondo mi preoccupa: la politica è uno show, i politici sono pupazzi di cartone. Ai miei figli insegno l’onestà e a godersi le piccole cose”. Ma resta un posto per la tv se squillasse il telefono? “Risponderei, ma non vivo in attesa. Ho imparato che nulla è eterno, neanche i successi. L’equilibrio è tutto”.