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credits: Getty Images
02 Maggio 2025
Redazione 105
Siamo abituati a interagire con decine di oggetti nella routine quotidiana, senza nemmeno pensare alla loro carica batterica. Eppure molti di questi oggetti nascondono più germi del water del bagno pubblico. Secondo studi recenti, anche gli oggetti apparentemente innocui possono diventare veri e propri focolai di batteri.
Anche se lo spazzolino da denti è pensato per l’igiene orale, il suo supporto spesso viene trascurato. I residui umidi e la saliva creano un ambiente perfetto per la proliferazione dei batteri, che si depositano facilmente sul fondo del contenitore.
I giocattoli dei cani finiscono ovunque: in giardino, in casa, persino sotto il divano. Quando il cane li afferra con la bocca, li rende appiccicosi e più inclini ad attrarre sporco e microbi, rendendoli tra gli oggetti meno igienici in casa.
La tastiera del computer, specialmente se condivisa o usata a lungo senza pulizia, può contenere una densità di batteri simile a quella della tavoletta del WC. E se hai un gatto che ci passeggia sopra, il danno è doppio!
Le banconote e le monete passano di mano in mano, accumulando microrganismi da ambienti pubblici, tasche e sportelli automatici. L’ideale è lavarsi le mani dopo ogni contatto.
I carrelli della spesa, toccati da decine di persone ogni giorno, raramente vengono disinfettati. Le tende della doccia, umide e spesso trascurate, favoriscono la formazione di muffe. Anche i dispenser di sapone, se riempiti male o troppo presto, possono diventare serbatoi di batteri.
La biancheria intima che troviamo nei negozi? Può veicolare infezioni. E i parchi acquatici, frequentati da migliaia di persone, sono un mix di acqua stagnante, pelle morta e microbi. Meglio docciarsi subito dopo il bagno.